Arzignano: Leviedelfool presenta "LunaPark - Do you want a cracker?" per Bypass 2014
Martedi 2 Dicembre 2014 alle 23:23 | 0 commenti
Leviedelfool - Un antieroe metropolitano nell'ora più lontana dal luna park quotidiano è il protagonista di "Luna Park-Do you want a cracker?", ultimo capitolo della Trilogia dell'Essere (Requiem For Pinocchio e Macaron) de Leviedelfool, ospite domenica 7 dicembre (ore 21.15) alla Carrozzeria Sartori di Arzignano, nell'ambito di BYPASS 2014.
Ispirandosi a Don Chisciotte, antieroe per eccellenza, la Compagnia indaga i meandri dell'esistenza. Tutto si svolge nell'arco di una notte vissuta attraverso gli occhi di un border line da megalopoli, una figura innocua, tenera, apparentemente sperduta, che però sa trovare sempre il gesto giusto, la frase adatta per eventuali incontri ravvicinati, quale appunto l'offerta di un cracker.
Scrive l'autore: "Atterrare in un non-luogo e rimanerci una notte, quell'arco di tempo utile a mettersi in contatto con Dio prima che arrivi il mattino a dissolvere le trasmissioni radio notturne, a spegnere i fari delle auto che sfrecciano sulla tangenziale est di Roma. Una notte per entrare nella wunderkammer di Don Chisciotte e un non-luogo per non pensare, ma solo attendere, preparandosi una frase da dire. Perché forse un giorno arriverà un segno da un altro pianeta e per effetto di una solidarietà , l'insieme dello spazio terrestre diventerà un luogo. Essere terrestre significherà finalmente qualcosa. Prima di allora bisognerà attendere e prepararsi una frase da dire. Perché è nell'anonimato di un non-luogo che si prova in solitudine la comunanza dei destini umani.''
In un momento storico dominato dalla perdita di senso e dei confini dell'umano, investito dall'eco della rivoluzione copernicana e del cannocchiale di Galileo, da uno sguardo oltre il finito, Cervantes crea la migliore traduzione manieristica di un personaggio letterario mai scritta finora: il cavaliere della Triste Figura, Don Chisciotte. Il romanzo di Cervantes rivela un'accusa contro una realtà fredda ed ormai estranea, dove a un idealista - anche non pazzo - non resta che trincerarsi dietro la propria idea fissa. Don Chisciotte, perennemente sospeso e in bilico tra il mondo dell'esperienza spirituale e quello dell'esperienza sensibile, della vita pratica e di quella ideale, della realtà concreta e dell'apparenza ingannevole, della poesia e dello sgomento. Cervantes attraverso l'ambiguità dell'incertezza trasforma continuamente la realtà , rendendoci così complici dei suoi personaggi, dei quali condividiamo la capacità di non lasciarsi ingannare dall'apparenza delle cose, o di voler ancora credere che un altro sguardo sia possibile.
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