Arriva a Poetry Vicenza dalla Scozia Gerda Stevenson
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 14:50 | 0 commenti
Comune di Vicenza
Martedì 19 aprile, alle ore 18.00, il quinto appuntamento della rassegna Poetry Vicenza, a cura di Marco Fazzini, promossa da Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, e Comune di Vicenza, in collaborazione con l’associazione culturale TheArtsBox, con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati di Ca’ Foscari (Venezia) e con Vicenza Jazz, propone una singolare voce da un paese che ha da poco riavuto, dopo quasi tre secoli, un suo parlamento e una sua esclusiva autonomia: la Scozia.
Paese da sempre trilingue, la Scozia annovera grandi scrittori e grandi poeti che scrivono in gaelico, scots e inglese. Gerda Stevenson, moglie di uno dei grandi poeti gaelici viventi, Aonghas Macneacail, scrive in scots e in inglese e contiene in sé tutta la musicalità che le deriva non solo da un’eredità strettamente familiare ma anche da un’intera tradizione nazionale. In lei si concentrano la liricità e la ritmicità delle migliori canzoni di Robert Burns, una vena esclusivamente autobiografica nella linea di Iain Crichton Smith e una modernità compositiva che attinge da alcuni dei grandi protagonisti della rinascita del folk scozzese nel mondo, prima fra tutti la Incredible String Band.
Gerda Stevenson è un prodigio della contemporaneità : quando recita le sue poesie fa sentire al pubblico i ritmi della Scozia sia anglosassone sia gaelica; quando canta profonde poeticità con la voce e con il corpo. Si tratta di una perfetta commistione di estro teatrale, doti canore e profondità di scrittura. Gerda Stevenson sa scrivere parimenti su di un bimbo appena nato strappato alla vita, sul fuoco e sulle fiamme del vulcano in Islanda che blocca il traffico aereo in Europa per settimane, su di un soldato di ritorno dalla guerra che gli ha cambiato per sempre amicizie e sentimenti, sullo scorrere del tempo e della giovinezza, sul genocidio di Srebrenica. La sua voce è toccante, la sua professionalità indiscussa, la sua profondità di scrittura unica.
La lettura in programma alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari avrà l’accompagnamento musicale del polistrumentista norvegese Kyrre Slind. Sarà di sicuro un grande evento capace di ricordare che l’onestà della scrittura, la lirica poeticità e la professionalità nello stare su un palco possono risvegliare le emozioni e i sentimenti che, molte volte, la fretta e le brutture della contemporaneità ci fanno per un attimo dimenticare.
Ingresso libero e fino a esaurimento dei posti disponibili.
Gerda Stevenson è attrice, scrittrice, regista, cantante e poeta. Si è formata presso la Royal Academy of Dramatic Art di Londra, vincendo il Vanbrugh Award. Ha lavorato per la radio e la televisione. Ha vinto, tra gli altri, il Premio BAFTA come migliore attrice nel film Blue Black Permanent di Margaret Tait, e ha ricoperto un ruolo chiave nel film Braveheart-Cuore impavido di Mel Gibson. Nel 2014 la Saltire Society l’ha nominata una delle “Outstanding Women†della Scozia. Proveniente da una famiglia di musicisti – il padre era il famoso compositore Ronald (1928-2015), la sorella Savourna è una delle migliori arpiste scozzesi, mentre la nipote Anna-Wendy è una splendida compositrice-violinista – ha di recente pubblicato un CD di sue musiche e composizioni, Night Touches Day (2014), mentre le sue poesie migliori sono riunite nel volume If This Were Real (Smokestack Books, 2013).
A disposizione del pubblico, nelle sedi che ospitano gli eventi della rassegna, un volume antologico (Poetry Vicenza 2016, Pisa: Edizioni ETS) con una scelta bilingue di testi a cura di vari traduttori, note bio-bibliografiche per ogni singolo autore, e una sezione speciale sulla Beat Generation fatta di contributi in prosa e in poesia e di materiali inediti sui protagonisti di quell’America degli anni Cinquanta.
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