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Arresto Maltauro, le parole di Cappelletti a Variati e sul "sistema Veneto"

Di Edoardo Andrein Giovedi 8 Maggio 2014 alle 17:50 | 0 commenti

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Il terremoto generato dalla notizia (leggi qui) arrivata oggi, giovedì 8 maggio 2014, dell’arresto di Enrico Maltauro in seguito alle indagini riguardanti l’Expo 2015 di Milano, ha generato una dura reazione del senatore vicentino del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti, per nulla sorpreso da quanto sta avvenendo: “non ci stupisce che nella vicenda Expo sia finita dentro fino al collo la Maltauro Costruzioni di Vicenza” esordisce il portavoce 5 Stelle che poi argomenta nel dettaglio la questione.

“Ciò che veramente fa pensare – spiega - è che mentre a Milano la Procura e gli investigatori, Dia inclusa, sono alacremente all'opera, a Vicenza, per il caso del nuovo tribunale che coinvolge il gruppo Maltauro e il gruppo Gavio pare che il tempo si sia fermato”.

“Per caso - ironizza Cappelletti - l'acqua che i magistrati meneghini bevono a Milano ha effetti energizzanti, mentre quella che si beve a Vicenza, passando sotto il Dal Molin, favorisce l'oblìo? Cosa dice il procuratore Antonino Cappelleri al riguardo?”.

Poi il pensiero del senatore M5S va al sindaco di Vicenza Achille Variati:

“L’amministrazione del “democratico” Variati ha sbandierato ai quattro venti (qui maggiori info) una partecipazione del comune berico ad Expo 2015 nell’ambito di un progetto dell’ANCI. Bene: Variati, che in campagna elettorale non si era risparmiato in panegirici sull’etica, abbia ora il coraggio di ritirare Vicenza da quel progetto per indegnità manifesta di alcuni soggetti finiti nel vortice del caso Milano”.

Quindi Cappelletti sposta di qualche centinaio di chilometri la sua attenzione, ponendo una serie di domande sul cosiddetto "sistema Veneto" degli appalti pubblici e chiamando in causa i giudici:

“A che punto sta la commissione di indagine dei Consiglieri regionali sull'affare Mantovani Costruzioni? Dalla politica ci aspettiamo poco, ma il procuratore Luigi Delpino che cosa dice al riguardo? E rispetto alla quiete celestiale che promana dai due uffici, il procuratore generale del Veneto, il dottor Pietro Calogero, che dice? Ha intenzione di prendere qualche provvedimento per permettere ai veneti di sapere prima, e non dopo le elezioni regionali, se c'è qualche big della politica o della imprenditoria regionale da mettere alla porta?”.
“Le toghe nostrane, molto legate al territorio
- conclude - sappiano che i riflettori si sono accesi: il giudizio disciplinare sui magistrati spetta al Csm, ma quello politico e quello etico spettano al parlamento e soprattutto al popolo; un popolo che vuole sapere, vuole che chi ha dovere di indagare indaghi e ci informi”.

(nella foto Variati durante la posa della capriata portante del nuovo padiglione della Fiera di Vicenza di cui Maltauro Spa è l'impresa costruttrice)


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