Quotidiano | Categorie: Politica

Aree metropolitane, Toniolo: utili se finalizzate a migliori servizi a costi minori

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 10 Luglio 2013 alle 15:50 | 0 commenti

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Costantino Toniolo, consigliere regionale PDL - L'idea delle aree metropolitane va più che bene se è finalizzata a ricavare economie di scala per offrire ai cittadini migliori servizi a prezzi minori. Se invece vuole essere simile alla città metropolitana (che è altra cosa e in Veneto ci sarebbe solo Venezia per legge), rischia di diventare una super-provincia, un ente intermedio che nasce già inutile, un carrozzone!"

Lo afferma il Presidente della commissione affari istituzionale del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo, che si inserisce così nel dibattito in corso in questi giorni sui media regionali.

"Sono contrario alla città metropolitana", spiega Toniolo, "perché di fatto è una super-provincia: in Veneto esisterebbe per legge (delle dieci previste a livello nazionale) solo Venezia e dovrebbe entrare in funzione il 1° gennaio 2014!" 

"La natura delle aree metropolitane è altra cosa e deve essere ancora definita", prosegue il presidente Toniolo. "Non vorrei che nel momento in cui si eliminano le province come ente 'inutile' distribuendo le funzioni a Comuni e loro Unioni e alle Regioni, si voglia istituire un ente intermedio in loro sostituzione per distribuire poltrone: sarebbe una follia".

"A mio avviso le 'aree metropolitane' debbono raccogliere gli enti locali di territori omogenei come ad esempio l'area pedemontana veneta dai Lessini alle Prealpi trevigiane, passando per quelle vicentine e per Bassano del Grappa e/o gestire servizi a favore dei territori come i trasporti pubblici, gli interporti e i porti merci, le reti per la gestione delle municipalizzate e delle multiutilities, le reti stradali e informatiche, ecc ".

"Per evitare doppioni è comunque importante che le funzioni attuali delle province vengano redistribuite tra Comuni e loro unioni e la Regione", sottolinea Toniolo, "come avevo proposto il 2 agosto del 2012 in quel pdl n. 294 "Norme in materia di funzioni provinciali".

"Per quanto riguarda il Veneto occidentale mettere assieme Verona e Rovigo potrebbe avere un senso per il carattere economico agricolo della Bassa veronese e del Polesine,  e per il legame delle due aree dovuto al passaggio del fiume Adige", spiega Toniolo, "anche se in quelle zone gli spazi aperti e le campagne sono talmente vasti che mi sembra un controsenso utilizzare l'aggettivo 'metropolitano'". 

"Dubito che vi siano nessi tra Vicenza e Rovigo, ed invece per Vicenza vedo meglio un'alleanza con Bassano e Treviso", prosegue Toniolo.

"Positivo è che se ne parli e che i sindaci delle maggiori città si incontrino", conclude Toniolo, "ma vorrei che vi fosse più partecipazione dal basso e quindi da parte dei sindaci dei centri minori e dagli amministratori delle Unioni dei comuni: alla fine non vorrei che questa faccenda diventi qualcosa per pochi e che a molti le cose vengano imposte!"


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