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Arati: «Il Bassano? Si rialza dove tutti schiantano»

Di Marco Polo Giovedi 13 Febbraio 2014 alle 22:15 | 0 commenti

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Matteo Arati ha rotto il ghiaccio. Il biondo centrocampista ex Reggiana è alle dipendenze di Mario Petrone da tre settimane e con il Mantova ha disputato i primi 20 minuti in maglia giallorossa candidandosi così ad una maglia da titolare, assieme a Marco Bortoli, per sostituire lo squalificato Cenetti contro la Virtusvecomp. I giallorossi hanno un conto aperto con i veronesi e la società propone in prevendita a 5 euro, più diritti, i tagliandi d’ingresso acquistati sabato dalle 16:00 presso l’esercizio 90° minuti in Galleria Verci, in Centro Storico.

Per il neo acquisto non poteva esserci debutto migliore: davanti al nuovo pubblico, in un match condotto alla grande dai suoi compagni e lui chiamato in causa subito dopo la rete del 2 a 1 per prevenire una nuova reazione mantovana: «Ho avuto buonissime sensazioni – spiega Arati – ho testato con mano il valore di questo Bassano e mi sono tolto la soddisfazione di gioire in campo, era un po’ che non mi capitava. Sono contento di come ho giocato, mi è servito riassaggiare la gara ufficiale così da farmi trovare pronto domenica qualora il mister mi scegliesse per sostituire Cenetti». L’impressione sulla squadra è stata ottima ma anche quella sulla qualità del torneo: «Mi piace molto allenarmi e giocare a certi livelli. Questa Seconda Divisione è molto più bella della Prima perché qui nessuno gioca al risparmio o s’accontenta. La conseguenza sono partite aperte e maggior spettacolo: un habitat ideale per una squadra come la nostra». Con una vittoria sulla Virtusvecomp la fatidica quota 50 si avvicinerebbe sensibilmente: «Ho notato che la squadra è particolarmente concentrata per preparare il prossimo confronto. Fin da subito dopo la vittoria con il Mantova il mister ci ha parlato dei veronesi e devo dire che non è facile ragionare così, al di là delle parole di rito. Qui è stato fatto proprio un gran bel lavoro. Il mister è uno che non lascia niente al caso, tutti gli allenatori dicono così ma le differenze si possono trovare. Con Petrone la squadra entra in campo sapendo esattamente cosa fare e conoscendo perfettamente punti forza e debolezza degli avversari». C’è un aspetto in particolare che sorprende Arati del nuovo gruppo, la capacità di rialzarsi di fronte alle difficoltà: «In effetti questa squadra è difficile da affondare. Spesso chi c’è riuscito l’ha fatto con l’aiuto della superiorità numerica. Il Bassano si carica in situazioni che demoralizzerebbero quasi tutte le squadre, con 9 retrocessioni sarebbe più facile farsi sopraffare dalla tensione. Beh  questa è senza’altro una delle qualità che fanno si che siamo in vetta alla classifica».

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