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Appuntamento a Bassano con "Il testamento di Maria" con Michela Cescon

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 4 Dicembre 2015 alle 10:04 | 0 commenti

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Operaestate Festival 
In questi giorni si sta concludendo la campagna abbonamenti della nuova stagione teatrale della Città di Bassano del Grappa, Il teatro ti rapisce, che già registra un più 10% rispetto allo scorso anno. Promossa dall’Assessorato alla promozione del Territorio e della Cultura, per la prima volta si avvale in collaborazione col Teatro Stabile del Veneto, la stagione prevede 10 spettacoli al Teatro Remondini tra dicembre e aprile.

Ad inaugurare il cartellone, lunedì 7 dicembre, la brava Michela Cescon, ne Il testamento di Maria, diretta dal regista Marco Tullio Giordana, coppia consolidata, al cinema come a teatro, che torna a collaborare grazie al testo di Colm Tóibín, uno dei maggiori autori irlandesi, che riscrive il rapporto fra Maria e Gesù, nei giorni della predicazione alle folle e poi in quelli drammatici della crocifissione.
È una madre che racconta, cercando di accettare il destino atroce che ha colpito il giovane amatissimo figlio e lei stessa. La personalità, il talento e la determinazione di Gesù nel portare avanti la sua fede risultano dolorosamente incomprensibili alla donna, perché troppo piena di paura e di amore. La Cescon, celebre protagonista della fiction “Braccialetti Rossi” e di tanti film d’autore, darà voce a questa madre, condividendo con gli spettatori un’esperienza che ha a che fare con le nostre radici più profonde.
“Il testamento di Maria” è il racconto, intenso e senza retorica, di Maria e del figlio Gesù, vissuto come la peregrinazione di una madre nel dolore per il figlio perduto, condannato e ucciso. Una madre rabbiosa, violenta, cupa: non il ritratto della mitezza femminile dell’iconografia cristiana, ma dell’orgoglio, della solitudine, della resistenza. Il testamento di Maria di Colm Tóibín (Bompiani) è un libro che emoziona perché riscrivendo il rapporto di Maria con Gesù nei giorni drammatici della crocefissione, trascina il lettore in quel sentimento eterno che le donne conoscono che è l’amore materno, e perché, attingendo alla storia cristiana, senza essere nè blasfemo né confessionale, diventa una pessimistica meditazione sulla natura umana.
“Sì, l’aspetto umano è ciò colpisce di questo libro così lontano dall’agiografia cattolica. Qui c’è una madre che non accetta il sogno di salvezza del mondo del figlio, consapevole dei rischi che lui corre, odia gli apostoli che secondo lei l’hanno rovinato. Una donna che avrebbe voluto invecchiare col figlio e ora, sola, lo piange”, dice Michela Cescon.
Insieme, la  Cescon e  Tullio Giordana, avevano già realizzato nel 2012, lei produttrice, lui regista, l’avventura di “The coast of utopia” di Stoppard, otto ore di spettacolo, oltre 30 attori... “Ma se quella era una grande sinfonia qui c’è lo strumento solista - dice Giordana - per un testo che non chiede l’esibizione di bravura, ma un attore che rivela cose profonde”.
Dalle 19.00 la Cescon sarà al Color Cafè ad incontrare il pubblico per un apritivo teatrale, pratica ormai consolidata nelle scorse edizione, nata dalla collaborazione tra l’Assessorato alla cultura e Color Teatri, che da quest’anno si arricchisce di un particolare percorso di approfondimento dedicato ai ragazzi del liceo G B Brocchi.
Una chiacchierata di introduzione allo spettacolo, tra uno spritz e una tisana, aperta a tutti, informale, per conoscere il pinto di vista di chi, sulla scena racconta al pubblico delle storie.
Inizio spettacolo ore 21. Informazioni e Biglietti tel. 0424524214


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