Pettenò di Prc a Zaia: sostenga Antonino Casale per incendio probabilmente doloso
Sabato 24 Agosto 2013 alle 22:07 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, Consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta-Rifondazione Comunista - Qualche giorno fa un incendio ha distrutto molte piante di ulivo coltivate a Monteschiavi di Castelgomberto da Antonino Casale. Un incendio che per molti aspetti sembra essere di origine dolosa. Antonino Casale è stato protagonista di molte battaglie civili ed è fa i fondatori del Comitato per la trasparenza nella pubblica amministrazione, punto di riferimento nella Valle dell'Agno per iniziative concrete di partecipazione democratica, controllo della vita pubblica e difesa del territorio.
Dalla contestazione all'insediamento avicolo a Poja, alle iniziative contro la prospettata costuzione di un anfiteatro vicino a Villa Cordellina di Montecchio Maggiore, alla battaglia per vedere riconosciuti i vincoli di tutela e di inedificabilità nell'area prospiciente Villa Da Schio e in prossimità di uno svincolo della Pedemontana.
L'uliveto coltivato dal Casale e quelle aree protette grazie anche alle sue battaglie, sono però in aree che sembrano ancora interessare gli appettiti speculativi di chi continua ad immaginare, e purtroppo anche concretamente a realizzare, nuove strade come la Pedemontana Veneta o nuove aree commerciali.
Progetti devastanti, costosi ed inutili che si continua ostinatamente a sostenere nonostante l'evidente disatro sul piano territoriale, paesaggistico e sociale creato in questi decenni da un modello di sviluppo ed insensato.
Per questo le azioni concrete di chi, come Antonino Casale, sceglie di riscoprire e dedicarsi alle attività tradizionali, alle produzioni agricole, danno tremendamente fastidio.
Ad Antonino Casale e alla sua famiglia va espressa tutta la solidarietà e la vicinanza e vanno trovate tutte le forme possibili per un sostegno a cominciare dal continuare a battersi contro le speculazioni del territorio ed in primis contro la Pedemontana Veneta, vera e propria sciagura che sta avvenendo con troppi silenzi ed omertà da parte delle Istituzioni.
Sarebbe, anche, doveroso un sostegno concreto da parte della Regione Veneto ed in primo luogo del Presidente Zaia che della difesa della terra e delle produzioni agricole ha spesso fatto dei punti forti del suo programma politico.Â
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