Appello contro le maxi navi nel bacino di San Marco del gruppo vicentino
Venerdi 7 Giugno 2013 alle 18:27 | 0 commenti
Gruppo di Vicenza Fuori le Maxi Navi dal Bacino di San Marco - I due maggiori comitati veneziani nati per contrastare il passaggio delle maxi navi nel fragile ecosistema della laguna di Venezia e nel bacino di San Marco, trova un appoggio in un gruppo nato anche a Vicenza per offrire il proprio contributo.
Questo tema, particolarmente sentito dopo i disastri umani ed ecologici dell’Isola del Giglio e di Genova, dovrebbe rientrare in una “procedura di urgenza†da parte del Governo e della Marina Militare, quando la posta in gioco è la città più fragile della Terra, Venezia.
Se da decenni sono ben chiare le cause del progressivo e lento degrado della città , dall’erosione data dal moto ondoso, alle estrazioni del metano, all’insufficiente pulizia dei canali, alla cementificazione del litorale fino addirittura all’appesantimento degli edifici trasformati in hotel per la costruzione di servizi igienici, ebbene, il caso delle navi da crociera rimane l’emergenza risolvibile più rapidamente e che tuttavia tarda a trovare una soluzione dignitosa per un bene patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Per la tre giorni di mobilitazione(7-8-9 giugno) per difendere Venezia dall’imbruttimento dato dagli interessi di un turismo non sostenibile, quello delle navi da crociera, cui è dato il permesso di arrivare a ridosso di piazza San Marco, il gruppo vicentino “Fuori le maxi navi dal Bacino di San Marco_Gruppo di Vicenza†partirà per la propria protesta domenica 9 giugno alle ore 8.30 dalla Stazione dei Treni o di Vicenza o con mezzi propri, per raggiungere il corteo a piazzale Roma.
Il coordinatore del Gruppo, il vicentino Davide Fiore, impegnato nelle battaglie ambientaliste e per la difesa del paesaggio e dei Beni Culturali, sta raccogliendo le adesioni con l’avvallo dei Comitati veneziani per quanti privati, associazioni, comitati o gruppi vogliono unirsi per “invertire la rotta di un territorio dove tutto è in venditaâ€.
“Ho contattato le principali associazioni e gruppi ambientalisti della Provincia di Vicenza, chiedendo anche l’aiuto dei parlamentari veneti che hanno a cuore la difesa del paesaggio e del territorio†dice Fiore. “La partecipazione di domenica è un omaggio al nostro riferimento culturale più forte, Venezia, un ecosistema che nasce dall’armonia tra natura, storia e lavoro, in un risultato di antropizzazione praticamente unico al mondo che abbiamo il dovere di difendereâ€.
“A quanti semplificano che le navi portano denaro rispondo prontamente che la distruzione di Venezia e il suo mantenimento costa più di quanto il passaggio di quei pachidermi fa guadagnare alla città , e che la stessa regola vale nei principali porti mediterranei a mare aperto, dove le navi attraccano in moli solidi, lontani dalla città . Quattro anni fa una nave stava rischiando di rovesciarsi su piazza San Marco e i danni che avrebbe creato sarebbero incalcolabili per l’Italia e per il patrimonio, senza contare che il rischio di mietere vittime è altissimo in un’area sempre frequentata da persone.â€
Il passaggio successivo a questa tre giorni è riprendere i contatti con i nuovi parlamentari, non solo veneti, che si sono detti disponibili ad impugnare la causa della salvaguardia di Venezia. I vicentini hanno scelto come loro mentore la figura di Pigafetta.
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