Aperte a Longarone celebrazioni per il cinquantenario del Vajont
Venerdi 13 Settembre 2013 alle 18:57 | 0 commenti
Regione Veneto  - La tragedia del Vajont, con i suoi 1910 morti, è e rimarrà sempre un punto di riferimento per chiunque lavori per una protezione civile moderna, efficiente e sempre più in grado di lavorare sulla prevenzione.
Con questo concetto, espresso in apertura del convegno "pericolosità idraulica a valle delle dighe" hanno preso il via oggi le manifestazioni (una tre giorni ricca di appuntamenti, incontri, mostre, riflessione e memoria) per ricordare il 50° anniversario della tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963.
I lavori del convegno, incentrato su relazioni tecniche di prestigiosi esperti sul rischio idraulico e sulle conseguenze a valle della rottura di una diga, sono stati aperti dall'assessore regionale alla protezione civile Daniele Stival, che era affiancato dal Prefetto di Belluno Giacomo Barbato, dal commissario della Provincia Vittorio Capocelli e dal sindaco di Longarone Roberto Padrin, che ha portato il saluto dei colleghi degli altri Comuni colpiti, Castellavazzo, Erto e Casso, Vajont.
Nel suo intervento, Stival ha posto l'accento sull'efficienza e la dedizione dell'intero sistema della protezione civile veneta, a cominciare dai sui 18.000 volontari, ed ha sottolineato come di recente il Veneto si sia dato una nuova organizzazione ancora più incisiva, capace di coinvolgere a 360 gradi tutte le numerosissime componenti regionali che devono attivarsi in caso di necessità .
"Gli approfondimenti di oggi - ha aggiunto Stival - sono estremamente significativi, perché rendono perfettamente l'idea della necessità di prevenire in ogni occasione possibile, di guardare alla prevenzione e alla protezione prima che al soccorso. Nel nostro Paese - ha aggiunto - succedono ancora troppe situazioni che forse potrebbero essere prevedibili. E che la prevenzione sia di fatto al centro della riflessione di questi tre giorni costituisce un vero e proprio salto di qualità nell'approccio a queste tematiche".
La giornata odierna prevede, nel pomeriggio, il quarto meeting dei Volontari della protezione civile del Veneto nel corso del quale si parlerà di aspetti sanitari e formativi. In questo senso Stival ha ricordato "il grande lavoro che sta portando avanti lo specifico Centro Regionale di Formazione, che in un solo anno ha formato ben 4000 volontari e che proseguirà con questo prezioso lavoro anche in futuro"".
Domani, sabato, sarà la giornata dell'esercitazione nazionale "Nordest 2013" che vedrà coinvolti la Protezione Civile Nazionale, le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e le Province autonome di Bolzano e Trento. L'evento simulato sarà un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter con epicentro nel Comune bellunese di Tambre, che coinvolgerà 10 Comuni della provincia di Belluno e 19 di quella di Treviso.
Domenica, infine, la giornata sarà dedicata al ricordo e al ringraziamento, con il raduno dei soccorritori del Vajont, alla presenza del ministro dell'ambiente Andrea Orlando, del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, del capo della protezione civile nazionale Franco Gabrielli, degli assessori del Veneto Daniele Stival e del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin. L'inizio è previsto per le 9.30 con la sfilata dal centro di Longarone al palasport, la messa "per i soccorritori" (che furono 10.000 da tutta Italia), gli interventi delle autorità e, alle 12, la toccante cerimonia del passaggio del testimone dai soccorritori del Vajont ai Volontari della Protezione Civile.
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