Quotidiano | Categorie: Mostre, Arte

"Antonio Lopez Garcia. Il silenzio della realtà. La realtà del silenzio": una mostra sostenibile per la nuova vita di Palazzo Chiericati

Di Donata Rizzi Giovedi 18 Dicembre 2014 alle 18:39 | 0 commenti

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Parallelamente alla grande mostra "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh", Vicenza ospiterà una non meno importante esposizione monografica - la prima in Italia dopo 42 anni - su Antonio Lopez Garcia, universalmente riconosciuto come il maggior pittore figurativo vivente al mondo. Una mostra che vale davvero la pena di vedere e che - a differenza di quanto è avvenuto e avverrà per la Basilica - va ad impreziosire un monumento di Vicenza senza esautorarlo.

Un evento rilevante ma allo stesso tempo discreto, poco invadente, armonioso con il contesto che lo ospita. Sostenibile e sensato. Il livello qualitativo del prodotto offerto da Marco Goldin (grande conoscitore ed estimatore dell'artista spagnolo) va quindi a rilanciare Palazzo Chiericati, e promette bene per le iniziative future. Dopo il restauro conclusosi nel dicembre 2013, il progetto di rilancio e riqualificazione di Palazzo Chiericati come polo culturale sembra insomma aver preso piede nella maniera migliore. "Un percorso che viene impreziosito dall'esposizione di Antonio Lopez Garcia, una delle sue rare mostre monografiche che normalmente trovano spazio nei grandi musei internazionali, dal Reina Sofia o il Tyssen di Madrid al Museum of Fine Arts di Boston: un grande evento accompagnato dalla prima monografia in lingua italiana scritta da Marco Goldin", dichiara il sindaco di Vicenza, Achille Variati. L'unico precedente di una monografica di Lopez Garcia in Italia risale al 1972, presso uno spazio privato, la Galleria Galatea di Torino. Dopodiché solo qualche sporadica presenza in esposizioni di carattere tematico, tra le quali ricordiamo volentieri il primo capitolo delle mostre in Basilica a cura di Linea d'ombra, in cui Lopez Garcia era presente con 3 opere.
Un autore quindi già noto al pubblico vicentino, un autore che non può lasciare indifferenti, e che ora si può ammirare e conoscere più da vicino. L'esposizione a lui dedicata comprende infatti sculture, disegni preparatori e dipinti, alcuni dei quali freschi di vernice o non ancora finiti, per un totale di 42 opere. Si comincia dal giardino antistante la Pinacoteca Civica, nel quale sono state collocate le due colossali teste di bronzo patinato "Carmen sveglia" e "Carmen addormentata", dell'altezza di oltre due metri. All'interno, invece, la mostra vera e propria, che si articola in 4 sezioni. La prima ospita le sculture dell'ultimo decennio, accompagnate dai disegni preparatori, oltre ad alcuni grandi disegni ad olio. La seconda è dedicata ai paesaggi, ove spiccano quadri fondamentali come la "Gran Via" e "Madrid vista da Capitan Haya", ed una finestra notturna, quadro non finito, a cui Antonio Lopez Garcia sta attualmente lavorando. La terza è riservata alle figure, con il celebre dipinto "La cena" ed il relativo disegno preparatorio, e l'ipnotico "Emilio y Angelines". La quarta ed ultima sezione è dedicata agli interni degli anni '70, spogli ed affascinanti, fonte di ispirazione per l'immaginario di molti pittori.

Altre 4 opere di Lopez Garcia sono esposte a poche centinaia di metri da Palazzo Chiericati, nella mostra "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento".

Ma questa è un'altra storia.


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