Bassano sprecone, Renate col cuore. E Petrone s'arrabbia
Domenica 15 Dicembre 2013 alle 16:29 | 0 commenti
Ad un passo dal paradiso sembrava fatta. Ed invece è un gol in chiusura di match della stellina Scaccabarozzi a inchiodare il Soccer Team sul 1 a 1. Ad aprire le marcature ci pensa una rete di rapina di Stefano Pietribiasi all’8’ del primo tempo. Complice la vittoria del Santarcangelo sul Monza i giallorossi perdono il primato ma potranno rifarsi sabato prossimo al Mercante nello scontro diretto.
AC Renate 1947 (3-5-2): Santurro; Gavazzi, Adorni (st 7’ Florian), Riva; Adobati, Gualdi, Chimenti, Scaccabarozzi, Morotti; Spampatti, Castellani.
A disp.: Cincilla, Bonfanti, Lecchi, Mascheroni, Elezaj, Florian. All.: Boldini
Bassano Virtus (4-4-1-1): Rossi; Toninelli, Pelagatti, Zanella, Semenzato; Furlan, Cenetti, Proietti, Iocolano (st 24’ Guccione); Berrettoni; Pietribiasi (st 33’ Maistrello).
A disp.: Lombardi, Stevanin, Maran, Bortoli, Cortesi. Â All.: Petrone
ARBITRO: Capraro di Cassino
RETI: pt 8’ Pietribiasi (BV), st 40’ Scaccabarozzi (R)
NOTE: giornata soleggia ma fredda
SPETTATORI: 250
AMMONITI: Spampatti, Cenetti, Gualdi, Scaccabarozzi
ESPULSI: Guccione
ANGOLI: 2 - 5
RECUPERO: pt 0’; st 2’
Meda (MB). Che stranezza. Le migliori partite disputate dal Bassano ultimamente sono terminate in pareggio. Quello al Città di Meda è un pareggio che potrebbe anche starci, il Renate ha profuso tutto sé stesso per rimediare al gol subito quasi immediatamente. E quando al 40’ della ripresa Scaccabarozzi ha scaricato alle spalle di Rossi (la sua imbattibilità termina dopo 535 minuti) il pallone del pareggio è sembrato che ci fosse tutto lo stadio a spingere il centrocampista nerazzurro. Però, stringi stringi, le occasioni da gol parlano chiaro: 4 o 5 importanti palle-gol ad 1 raccontano di come il Bassano si sia presentato in Lombardia con la sua veste migliore e che i nerazzurri, pur gettando il cuore oltre l’ostacolo, non abbiano creato grossi grattacapi alla retroguardia guidata da Carlo Pelagatti. Insomma i rammarichi ci sono e anche grossi per i porta colori della città del Grappa. Ecco perché mister Petrone in sala stampa al termine del match è nero che più nero non si può. Non gli va giù la sbavatura che ha visto protagonista Cenetti, la cui palla persa in uscita spalanca ai padroni di casa la via del pareggio a cinque minuti dal 90’. Scindere la prestazione dal risultato diventa però diventa essenziale per non perdere la bussola. E la prestazione del Soccer Team, per larga parte dell’incontro, è perfetta salvo le sbavature sottoporta che, insieme all’erroraccio del povero Cenetti, hanno condannato i petroniani a raccogliere un punticino che sta stretto stretto. Il rammarico quindi si mischia alla rabbia. Rabbia che per un team così unito e coraggioso può essere il miglior propellente possibile da riversare sul Santarcangelo. In palio c’è il titolo platonico ma significativo di «campione d’inverno».
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Chi non rischia non rosica. Alla lettura delle formazioni, avuta la conferma della scelta di mister Boldini di schierare i suoi con il 3-5-2, complice anche l’assenza dell’esperto regista titolare Baldo, qualche dubbio sullo spettacolo che di lì a poco sarebbe iniziato a chi scrive è venuto. Qualora il Renate avesse interpretato la sfida in modo prettamente difensivo e il Bassano fosse stato quello delle ultime partite le difficoltà non sarebbero mancate. Ed invece è tutto il contrario. I ritmi sono alti, ci sono rapidi ribaltamenti di fronte, le squadre attaccano con convinzione. Lo spettacolo si rivela godibile fin dalle prime battute ed il motivo è presto detto. I nerazzurri entrano in campo con coraggio, determinazione, voglia di battersi senza esclusione di colpi. D’altronde per vincere le partite, ed in questo torneo è ancor più importante del solito pervenire ai tre punti, bisogna osare. Peccato però che questo è, probabilmente, il modo peggiore per affrontare questo Bassano.
Cosa è cambiato? Petrone in settimana ha parlato di piccoli accorgimenti per liberare le marcature che tutti gli avversari preparano  su Furlan e Berrettoni. Non sappiamo se ci sia un diretto rapporto di causa-effetto eppure Furlan, Berrettoni e Iocolano fanno valere le loro qualità anche grazie ad un continuo movimento senza palla che serve a creare spazio per l’inserimento dei compagni. Furlan semina il panico, l’interpretazione di Berrettoni è eccellente, Iocolano fa del suo meglio alternando tocchi pregevoli a rapide scorribande. Il tutto condito da uno Stefano Pietribiasi brillante fin dal fischio d’inizio. Il centravanti lotta, va incontro alla palla, si muove molto. Insomma è più nel vivo della partita e tutto il Bassano né risente in positivo.
Pietri-gol. Non inganni il fatto che il gol che sblocca la partita, firmato proprio da Pietribiasi giunga sugli sviluppi di un corner. Raccontiamolo. Corre l’8’ Berrettoni dalla bandierina serve al limite dell’area Furlan, liberato dal movimento centrale dei compagni, che con il destro calcia di potenza. Il suo diventa un assist per Pietribiasi, il centravanti, in posizione regolare come confermato dalle immagini televisive, non si fa pregare e batte Santurro. Dopo l’esultanza si palesa un dubbio. Non è che i giallorossi tirino i remi in barca come contro il Castiglione? Assolutamente no, il Soccer Team continua a macinare gioco e a premere sull’acceleratore per cercare la rete del raddoppio.
Pressione Renata, sbavatura gialllorossa. Ad inizio ripresa forse si decidono le sorti dell’incontro. Eh già perché i giallorossi avrebbero le occasioni giuste per mettere ko il Renate, soprattutto con Pietribiasi al 7’, ma le occasioni non vengono sfruttate oppure vengono abortite sul nascere credibili ripartenza in campo aperto per andavano gestite molto meglio. Da parte sua il Renate cambia repentinamente di modulo, fuori uno dei tre centrali e dentro una punta esterna per varare un più offensivo 4-3-3. Più offensivo ma non più incisivo. I brianzoli mettono pressione ad un Bassano che con il passare dei minuti commette l’errore di abbassarsi troppo. O comunque si abbassa ma senza riuscire a ripartire con convinzione. Al 24’ Petrone sostituisce Iocolano con Guccione ma l’esterno è più utile in contenimento piuttosto che in ripartenza. Al 31’ ancora Pietribiasi potrebbe colpire in contropiede ma ancora una volta l’opportunità sfuma. Al 33’ è il turno di Maistrello e anche al giovane Tommy capita la possibilità di battere il numero 1 nerazzurro ma non inquadra lo specchio della porta. I minuti scorrono, Rossi continua a non essere chiamato in causa ma poi capita l’irreparabile. Toninelli recupera un eccellente pallone, scambia con Furlan, palla a Cenetti che commette l’errore di cincischiare in posizione pericolosissima. Scaccabarozzi li ruba la palla e va a prendersi la gloria. Petrone è una furia ma il latte è versato. E nell’ultimo capovolgimento di fronte Guccione viene ammonito per simulazione, abbastanza evidente. Peccato che si tratti del secondo giallo con annessa espulsione. Non capita più nulla, le brianzole continuano a rimanere stregate.
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