All'Inps di Vicenza sanno essere gentili e... produttivi: grazie Patrizia, Vania e Massimo
Domenica 16 Agosto 2015 alle 14:01 | 0 commenti
Da un po' di tempo, sarà l'età o la voglia crescente di non essere negativi in un'Italia che non incoraggia in questo senso, notiamo volentieri alcuni comportamenti positivi che, se fossimo in un Paese normale, neanche verrebbero notati perchè sarebbero... normali anche quei comportamenti. Ma forza, incoraggiamo i "normali" perchè siano sempre di più. Non sto a raccontarvi le premesse e alcune strettoie burocratiche per ottenre il Durc presso l'Inps, il certificato che attesta la regolarità contributiva dell'editore di VicenzaPiù che rappresento.
Non mi arriva via Pec e decido di interrompere le ferie appena iniziate perchè senza Durc non si ricevono pagamenti da Amministrazioni pubbliche. Mi faccio 700 km in treno su regionali e Freccia Argento (e in questo caso, visti gli innumerevoli cambi durante il viaggio, sogno un Freccia almeno Rossa se non 1000 destinazione Vicenza).
Lunedì scorso arrivo a Vicenza, telefono in Inps perchè per le aziende bisogna prendere appuntamento, non risponde nessuno (neh, mica saranno perfetti, molti sono in ferie!) e allora decido di tentare di persona.
Arrivo in Corso S. Felice e Fortunato alle 10.15 circa, vicino alla nostra nuova sede di Viale Milano 31, prendo il numero per lo sportello dedicato alle informazioni, anche se private e non aziendali (la speranza è l'ultima o morire), di cui ho bisogno e, avvantaggiato dal numero dei presenti in fila, che, però, gradualmente, mollano l'attesa (anche perchè in molti hanno la cattiva abiudine di prendere numeri per servizi diversi sperando di avere dal primo sportello disponibile informazioni non dovute...), vengo ricevuto allo sportello da una signora cortese (Patrizia), le spiego il problema, lei prova, invano, a risolverlo direttamente, mi informa che la Pec non mi è arrivata per un cambio di procedura, mi conferma che dovrei andare in un ufficio specifico, ma, vista l'anomalia e la chiusura per ferire del nostro consulente del lavoro. si dà da fare per cercarmi un interlocutore vista la carenza di personale in servizio negli uffici dei piani superiori mentre i colleghi a piano terra continuano a smaltire con una certa rapidità le richieste dei tanti utenti che affollano la sala, molti dei quali stranieri.
Passa un bel po' di tempo, anche perchè nel frattempo la signora Patrizia serve gli altri utenti mentre continua a cercare un collega ai piani alti.
Visti vani i tentativi, poi, coinvolge Vania che "centra"  la questione, sale, trova una dirigente, scende, mi spiega che senza Pin aziendale, che non ho personalmente, anche se sono l'amministratore, avendolo dato al consulente del lavoro, non si può fare nulla ma...
Ma mi accompagna da Massimo, che su suggerimento di Vania verifica che io abbia, come ho, il mio Pin personale, modifichiamo quel che serve e col mio Pin accediamo alla funzione online dell'Inps da cui estraiamo l'agognato Durc.
Sono passate più di due ore ma non sarei potuto ripartire aziendalmente tranquillo per le ferie residue se non avessi trovato Patrizia Magaraggia, Vania Pellizzari e Massimo Zecchetto, tre dipendenti pubblici vicentini che si sono fatti carico del problema del cittadino cercando la strada per risolverlo (nota: non mi conoscevano quindi non ho avuto privilegi per "notorietà " nè ostruzionismo per "antipatia" mediatica).
Grazie e... moltiplicatevi.Â
P.S. Anche l'usciere all'ingresso, una guardia giurata dal chiaro accento pugliiese , si dava da fare, gentilmente e al di là del suo ruolo specifico, per indirizzare tutti vetso lo sportello giusto...
Sud e nord, una volta tanto, uniti nel bene.Â
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