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Alles: accolta richiesta del comune di Venezia di sospensiva, Bettin: soddisfatti

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 2 Agosto 2013 alle 20:22 | 0 commenti

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Comune di Venezia  - E' stata accolta dal Tar del Veneto (Sezione Terza) la richiesta avanzata dal Comune di Venezia di sospensione dell'efficacia della deliberazione di Giunta Regionale n.448 del 10.4.2013 "Revamping dell'impianto di Alles di ricondizionamento di rifiuti speciali anche pericolosi" pubblicata sul B.U.R. n.36 del 23.4.2013, in attesa della trattazione della causa nel merito fissata presumibilmente in una delle udienze pubbliche del secondo semestre del 2014.

Si tratta di un primo, importante passo nella giusta direzione, anche per le motivazioni che argomentano la sospensiva. Il TAR infatti riconosce esplicitamente che il ricorso "presenta elementi di fondatezza", sottolinea che, come da noi sostenuto, "le modifiche progettate hanno carattere sostanziale" e che si tratta di "un diverso impianto" che tratterà "tipologie di rifiuti diverse da quelle già autorizzate, con l'utilizzo di differenti tecnologie e nuovi impianti ancora da realizzare".

Perciò, il TAR evidenzia che la tesi della Regione "appare priva di riscontri" e che comunque il progetto, ricadendo in area SIN (Sito di Interesse Nazionale) deve ottenere l'assenso del Ministero dell'Ambiente, il quale, peraltro, come rileva ancora il TAR, aveva già diffidato Alles dal realizzare "interventi che interferiscano con le matrici ambientali fino all'approvazione del progetto di bonifica, che non è ancora avvenuto".
Le motivazioni, insomma, chiariscono benissimo che il progetto così come presentato e la deliberazione regionale che l'approva, e prima ancora il parere della commissione VIA regionale, sono da intendersi insufficienti e, appunto, "privi di riscontri" risolutivi.
Anche i tempi fissati per il giudizio di merito, almeno un anno o più, lo dimostrano.
Siamo dunque molto soddisfatti di questa ordinanza che comincia a ristabilire il giusto ordine delle cose.
Rimane ancora aperta la questione più grave, e cioè la grave, insopportabile violazione di sovranità con la quale la solita Commissione regionale VIA, per autorizzare un impianto di tal fatta per Alles, ha voluto d'imperio cambiare il Piano Regolatore di Porto Marghera, calpestando l'autorità del Comune di Venezia, di tutta la città. Lo ha fatto a norma di legge, perché così recita la normativa, ma soprattutto in forza di una prepotente modalità di formazione e composizione della Commissione VIA che, per volontà della Regione, assegna uno strapotere numerico ai suoi propri membri peraltro scelti secondo l'arbitrario volere della giunta regionale. Una procedura nella sostanza antidemocratica che chiediamo venga al più presto cambiata.

Gianfranco Bettin
Assessore all'Ambiente

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