Opinioni | Quotidiano |

Ah l'è santa Moretti

Di Marco Milioni Lunedi 13 Maggio 2013 alle 12:27 | 0 commenti

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«Ce l'hanno con me perché sono bella». Questo sarebbe il tenore delle critiche dei «detrattori», così riferisce Libero, del vicesindaco di Vicenza Alessandra Moretti. La quale oltre ad essere primo cittadino vicario è anche, incidentalmente, deputato della Repubblica. Se Libero voleva essere corrosivo nei confronti dell'onorevole democratica ha ottenuto l'effetto opposto. Forse volutamente?

Perché per raccontare qualcosa di effervescente su Moretti sarebbe bastato sbirciare con attenzione a ciò che SuperAle ha fatto, o meglio che non ha fatto, a Vicenza. A partire dalle grigie figure rimediate in consiglio comunale dalla minoranza di centrodestra (cosa praticamente impossibile, ma Alessandra c'è riuscita), sino alle magre figure sul caso Battistolli. Eppure di cosucce che il vicesindaco potrebbe fare per cercare di venire incontro alle esigenze del suo territorio ce ne sarebbero. Due tra tante? Farsi consegnare dalle mani del commissario alla Spv l'intero contratto relativo alla superstrada. Magari ricordandosi di passare per Thiene, sede amministrativa della Ulss 4, per ottenere copia del contratto sull'ospedale di Santorso. Queste cose no, perché siccome sono quelle che contano, quelle delicate nulla s'ha da dire. E soprattutto da fare. Per di più la vicesindaco deve tutto sommato ritenersi soddisfatta perché i media, amici e nemici, mai si sono accaniti, per esempio sulla sua vita privata. E per una che Repubblica delle Donne definisce «la Mara Carfagna del Pd... per bellezza si intende». Non è male. Per non parlare poi di Vanity Fair dove la vicaria sbotta senza appello: «Perché mi guardate gli occhi?». Una volta gli ex Pc di politica discutevano su l'Unità. Ma VF ti dà una marcia in più. Fa più cool. E nonostante tanti lustrini, in metafora si intende, ogni volta che la vicesindaco è andata in tv, se si escludono le primissime apparizioni, ha sempre rimediato sbianchi da paura. Come si dice a Roma. Pare che le abbiano caldamente consigliato di mollare un po' il tubo catodico per lasciare spazio ai tubini della più scafata Paola De Micheli, la cantrice del tacco a spillo. Ce l'hanno tutti con lei. Povera Ale, povera martire. Santa donna.


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