AIM, Raimondo: avanti tutta col cambiamento per chiudere con "quel passato"
Martedi 11 Febbraio 2014 alle 07:29 | 0 commenti
Riceviamo da Giuliano Raimondo, già Coordinatore Servizi Pubblici Locali CGIL Vicenza che si firma "utente di AIM", e pubblichiamo
Egregio direttore, finalmente: bene è la scelta del Governo Letta di evitare che nel nostro Paese, nelle società e enti pubblici vi siano ancora persone che, come riportato dal sistema di informazione della carta stampata e radiotelevisivo, assommino su di se più incarichi, addirittura "confusi" tra interessi pubblici e quelli privati.
Il caso venuto alla luce con il pluripresidente e pliriamministratore Mastrapasqua è uno dei più eclatanti esempi all'italiana. Qui da noi, terra veneta, l'esempio, anche se più contenuto, era nella galassia societaria AIM ove la distribuzione di presidenze, se memoria non mi tradisce, arrivava addirittura ad una "spartizione di potere" che coinvolgeva anche alcune direzioni. Era una realtà di palese conflitto d'interesse come il "caso" di direttori dipendenti di AIM che rivestivano, sempre se non faccio confusione, anche incarichi da "amministratori" di controllate AIM. Come dire: "controllori di se stessi". Era forse il tempo dell'"affare" Piattaforma di Marghera e dell'"accantonamento" del direttore generale Anfossi in terra toscana? Non si capisce bene come sia la situazione odierna in AIM, ma sicuramente per le "persone normali", quella era una situazione che lasciava perplessi e che generava interrogativi e dubbi, anche sulla gestione delle assunzioni e delle carriere. Se memoria non tradisce, ricordo anche di qualche dimissione importante. Era una situazione che ha portato AIM sull'orlo del collasso finanziario al punto che - sempre se memoria non tradisce - oltre che a generare una delicatissima esposizione finanziaria, per pagare gli stipendi ai propri dipendenti AIM avrebbe addirittura contratto uno o più mutuì.
Ricordo che, a tutt'oggi, la multiutility AIM è priva di un moderno e completo sistema di rilevazione dei dati utili per le indispensabili analisi di gestione e conseguenti azioni, quindi: "avanti tutta" per quel cambiamento che presuppone scelte che chiudano definitivamente con il quel passato perché domani è sicuramente troppo tardi!"
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