A.G.R. ha avviato un'azione legale collettiva per il rimborso del contributo Sistri
Mercoledi 12 Febbraio 2014 alle 21:44 | 0 commenti
Salvo Renato Cerruto, presidente Associazione Gestori Rifiuti - Mentre il Sistri si appresta a debuttare per il comparto produttivo (è fissato al 3 marzo prossimo l'avvio del sistema per i produttori di rifiuti speciali pericolosi), alcune aziende venete si sono organizzate per chiedere al Ministro Orlando, tramite un'azione legale collettiva, il rimborso del contributo Sistri finora pagato.
Il Sistri è il sistema informatico per il controllo della tracciabilità dei rifiuti. Inizialmente è stato istituito dal Dm 17/12/2009 sia per rifiuti pericolosi che per quelli non pericolosi, ma l'entrata in funzione è stata ripetutamente rinviata a causa di svariate disfunzioni tecniche che ne hanno precluso il regolare funzionamento. Fino a quando il D.L. n. 101/2013 ha reso operativo il sistema dal 1° ottobre 2013 per trasportatori e gestori di rifiuti speciali pericolosi. A complicare il quadro, già di per sé confuso, è previsto che fino al 1° agosto 2014 continueranno ad applicarsi i vecchi adempimenti cartacei (Mud, registri e formulari) e le relative sanzioni; mentre le sanzioni relative al nuovo sistema restano congelate. Con buona pace degli proclamati obiettivi di efficienza e semplificazione nella gestione dei rifiuti. Alcune aziende venete (stanche di dispositivi non funzionanti, blocchi del sistema, disallineamento dei dati e rallentamenti operativi) guidate e assistite dall'avv. Cerruto, esperto in materia ambientale e Presidente dell'Associazione Gestori Rifiuti -A.G.R., hanno deciso di fare causa al Ministero dell'Ambiente per chiedere il rimborso del contributo Sistri pagato negli anni passati (nel 2010 e nel 2011, perché poi l'obbligo è stato sospeso). Oltre al rimborso del contributo, le aziende chiedono anche il risarcimento di tutti i danni subìti, tra cui i costi di installazione delle black-box (da montare sugli automezzi adibiti al trasporto di rifiuti) e di sostituzione dei dispositivi informatici. Sono già stati depositati gli atti presso la Cancelleria sia del Tribunale sia del Giudice di Pace di Venezia. In totale viene chiesto il rimborso di circa 70 mila euro. L'azione giudiziaria fa seguito all'iniziativa, promossa sempre da A.G.R. lo scorso settembre, di raccolta di firme per chiedere la cancellazione del Sistri che ha riscosso un clamoroso successo: "in Associazione -spiega il Presidente- è arrivata una valanga di petizioni spedite da tutta Italia, segno tangibile di una insoddisfazione collettiva nei confronti di un sistema che ancora adesso presenta numerose criticità ". L'Associazione sta continuando a raccogliere adesioni per ulteriori azioni legali: chi fosse interessato a partecipare potrà trovare informazioni più precise sul sito www.gestori-rifiuti.it
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.