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Accademia Musicale Schio: concerto di chiusura il 3 maggio

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Aprile 2015 alle 15:45 | 0 commenti

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Accademia Musicale di Schio - Ultimo appuntamento per la stagione sinfonica 2015 dell’Orchestra dell’Accademia Musicale di Schio, la settima che l’ensemble del direttore artistico Dario Balzan offre alla città, in collaborazione con il Comune di Schio, e la prima del triennio firmato Filippo Maria Bressan. Domenica 3 maggio, al Teatro Civico con inizio alle ore 17.00, Filippo Maria Bressan dirige l’ensemble nel Concerto in RE maggiore, opera 35, per violino e orchestra di P. I. Tchaikovsky, con Francesca Dego solista al violino, e la Sinfonia n°7 opera 92 di L.V. Beethoven.

Gli ultimi biglietti sono in vendita presso gli uffici di Accademia Musicale (costano €18, e €12 i ridotti).

«Un cerchio che si chiude, per amor di simmetria – afferma Filippo Maria Bressan, direttore stabile dell’orchestra; con questo concerto torniamo al tema iniziale, un concerto per uno strumento solista, preso dalla famiglia degli archi, e una sinfonia di Beethoven. Nel primo concerto era protagonista il violoncello, ora tocca al violino, in due pagine eccelse di Tchaikovsky. Quello delle sinfonie beethoveninane è un progetto che inizia quest’anno e proseguirà nelle prossime stagioni, riproponendo l’intero corpus. Per la chiusura di stagione abbiamo scelto la settima, forse meno conosciuta, in confronto all’Eroica, ma sempre un capolavoro da riscoprire per il pubblico.»

In programma la Sinfonia n.7 di L. van Beethoven, una composizione che debuttò nel 1813 a Vienna e che Wagner descrisse come una “apoteosi della danza”, il movimento concentrato nel suono, come in un fondersi insieme di corpo e mente.

Il Concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky è l'unico concerto per violino del compositore russo, e ha una genesi decisamente particolare: completato agli inizi del 1878, con la collaborazione del violinista che avrebbe dovuto eseguirlo al debutto, questi si rifiutò di andare in scena, proprio per le difficoltà tecniche che la pagina presentava.

Stessa risposta ebbe da parte di un altro famoso concertista, Leopold Auer, che la definì “ineseguibile”. Si dovette attendere fino al 4 dicembre 1881, quando a Vienna Adolf Brodskij accettò di eseguire il concerto (ed è per questo che la dedica del compositore andò a lui).

Oggi la pagina controversa viene affidata alle mani di una giovane interprete italiana che sta avendo grande successo in tutto il mondo, suonando assieme alle più grandi orchestre: accanto all’Orchestra dell’Accademia sarà a Schio Francesca Dego (nata a Lecco nel 1989), considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi. Enfant prodige, Francesca debutta da solista a soli 7 anni in California e a 14 in Italia, eseguendo Beethoven. L’anno seguente esegue la Sinfonia Concertante di Mozart con Shlomo Mintz al teatro d’opera di Tel Aviv e il Concerto di Brahms in Sala Verdi a Milano.

Dopo il debutto con un disco per Deutsche Grammophon con i 24 Capricci di Paganini suonati sul Guarneri del Gesù appartenuto a Ruggiero Ricci, ora si sta ora dedicando a incidere l’integrale delle sonate di Beethoven.

Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, nel 2008 è stata la prima violinista italiana ad entrare in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961, aggiudicandosi inoltre il premio speciale “Enrico Costa” riservato al più giovane finalista. A giugno 2014 è stata invitata ad aprire i Mondiali di Calcio in Brasile con un recital al Teatro Municipal di Rio de Janeiro.  Francesca suona un prezioso violino Francesco Ruggeri (Cremona, 1697) e il Giuseppe Guarneri del Gesu’ ex-Ricci (Cremona, 1734) per gentile concessione della “Florian Leonhard Fine Violins” di Londra.


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