Quotidiano | Categorie: Politica

A Roma anche da Vicenza per il Controsemestre popolare

Di Citizen Writers Domenica 29 Giugno 2014 alle 11:25 | 0 commenti

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Riceviamo da Luc Thibault, Delegato RSU - Greta Alto Vicentino, e pubblichiamo
Sabato 28 giugno diecimila manifestanti, tra cui chi vi scrive arrivato con altri da Vicenza e da tutta a provincia, hanno percorso le strade di Roma nella prima iniziativa del Controsemestre popolare che così saluta il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea. Ma questa è stata anche la prima manifestazione contro il governo Renzi e le sue politiche antipopolari e di austerità (qui la photo gallery).

Usb c'era ed ha contribuito in modo evidente e sostanziale alla riuscita del corteo che è partito da piazza della Repubblica ed è terminato a piazza Santi Apostoli a pochi metri dagli uffici dell'Unione europea. È stato un segnale forte e chiaro che avvierà una serie di iniziative che si svilupperanno nei prossimi mesi.
Un appuntamento che non voleva essere esclusivamente una manifestazione rituale, ma che intendeva caratterizzarsi come l'avvio di un percorso che si snoderà per i prossimi mesi attraverso iniziative, manifestazioni, scioperi, lotte, convegni, approfondimenti, assemblee pubbliche e quanto altro sarà necessario per rompere la gabbia costituita dall'Unione Europea. Una gabbia che ha favorito e continua a sostenere banche, finanza e grandi gruppi industriali, affamando ed impoverendo centinaia di milioni di europei, sottraendo progressivamente diritti e democrazia, aumentando repressione e autoritarismo.
Siamo stanchi di sentirci dire che "ce lo chiede l'Europa": oggi è indispensabile dare un segnale forte e chiaro che saluti adeguatamente la Presidenza UE di Renzi. Sono false e fuorvianti le polemiche interne ai governi dell'Unione Europea e agli stessi partiti italiani. Ormai tutti sembrano critici rispetto all'austerità ma nessuno intende rimuoverne la causa, cioè la natura stessa dell'Unione Europea che ha prodotto quei trattati e quegli accordi che come il Fiscal Compact, ci costeranno quasi 50 miliardi di euro l'anno, finanziarie e manovre di lacrime e sangue con nuove privatizzazioni, tasse, riduzione di salario e aumento della disoccupazione. Non è quindi sbagliata soltanto la politica di austerità imposta dall'Unione Europea ma i meccanismi stessi che la determinano e la utilizzano come strumento di redistribuzione della ricchezza dalle tasche di tanti a quelle di pochi.
Abbiamo manifestato per affermare la dignità e la supremazia del lavoro sul profitto, per l'intervento dello stato nell'economia, per il salario e il reddito, per il diritto alla casa, per i diritti e la democrazia nei posti di lavoro, per lo sviluppo dei servizi pubblici, per la difesa dei beni comuni e dello stato sociale, per tutelare l'ambiente, la salute e la pace.
Abbiamo manifestato contro la gabbia dell'Unione Europea e i suoi Trattati che ci opprimono, contro l'austerità che affama milioni di famiglie, contro la disoccupazione e la precarietà che annullano qualsiasi certezza per il futuro di milioni di giovani e meno giovani, contro le privatizzazioni, contro le grandi opere che alimentano grandi gruppi e malaffare, contro la repressione del conflitto sociale, contro il monopolio sindacale di Cgil, Cisl e Uil e l'accordo anticostituzionale del 10 gennaio, contro le politiche di riarmo che stanno alimentando guerre e miseria in tutto il mondo.
E' necessario rompere la gabbia dell'Unione Europea: a noi ce lo chiedono i lavoratori, i disoccupati ed i pensionati!

Leggi tutti gli articoli su: Usb, Luc Thibault, Controsemestre

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