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A Poetry Vicenza una serata di musica dedicata ai sonetti di Shakespeare

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 10 Maggio 2016 alle 10:34 | 0 commenti

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Comune di Vicenza
Il maestro Claudio Ambrosini, in collaborazione con gli studiosi Rodolfo Delmonte e Dario Calimani, ha composto musiche inedite per i sonetti n. 20 e n. 66 di William Shakespeare. In occasione dei 400 anni dalla scomparsa del celeberrimo poeta e drammaturgo inglese, Poetry Vicenza presenta
il 10 maggio alle 18 le composizioni in anteprima mondiale alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Vicenza. La musica del maestro Ambrosini dialogherà con il recitato live di un attore e le letture informatiche messe a punto grazie a un programma inedito e innovativo (SPARSAR) a cura del prof. Rodolfo Delmonte.

Il programma della serata prevede due brevi introduzioni. Il prof. Dario Calimani parlerà di Shakespeare, il prof. Rodolfo Delmonte illustrerà il sistema SPARSAR. Segue una performance dello Zero Vocal Ensemble, una compagine puramente vocale che propone un personale lavoro di trasformazione della tradizione. Attraverso madrigali e sonetti, il gruppo opera una profonda ricerca sulla voce e su una nuova vocalità che esprima gli affetti con mezzi espressivi più vicini alla sensibilità odierna. Attraverso interpreti d’eccezione, la poesia si farà parlata/intonata, cantata/sussurrata, e le parole saranno scolpite nel suono, proveniente sia da voci umane sia da ricerche digitali.
Poetry Vicenza è una rassegna internazionale di poesia a cura di Marco Fazzini, promossa da Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari e Comune di Vicenza, in collaborazione con l’associazione culturale TheArtsBox, con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati di Ca’ Foscari (Venezia) e con Vicenza Jazz.
Nelle sedi che ospitano gli eventi della rassegna il pubblico trova un volume antologico (Poetry Vicenza 2016, Pisa: Edizioni ETS) con una scelta bilingue di testi a cura di vari traduttori, note bio-bibliografiche per ogni singolo autore, e una sezione speciale sulla Beat Generation fatta di contributi in prosa e in poesia e di materiali inediti sui protagonisti di quell’America degli anni Cinquanta.
Ingresso libero e fino a esaurimento dei posti disponibili.
Claudio Ambrosini ha composto lavori vocali, strumentali, elettronici, sinfonici, opere liriche, oratori e balletti commissionati da alcune delle principali istituzioni nazionali e internazionali. Sotto la guida di direttori come Abbado e Muti le sue musiche sono state presentate, tra gli altri, nei programmi della Scala di Milano, della Fenice di Venezia, dell’IRCAM di Parigi, delle Fondazioni Gulbenkian di Lisbona e Gaudeamus di Amsterdam, del Mozarteum di Salzburg, dell’Akademie der Künste di Berlino, della Stagione dei Münchener Philharmoniker. Ha tenuto corsi, conferenze e masterclass in vari conservatori e università, tra cui la Sorbona di Parigi e la Scuola Normale di Pisa. Nel 1979 ha fondato l’Ex Novo Ensemble. Nel 1985 è stato il primo musicista non francese a ricevere il Prix de Rome. Ancora nel 1985 ha rappresentato l’Italia all’Anno Europeo della Musica e nel 1986 alla Tribuna Internazionale dell’UNESCO. Tra i premi recenti: Association Beaumarchais (Paris 2006), Leone d’Oro per la Musica della Biennale di Venezia (2007), Premio Music Theatre Now (Berlin, 2008), Premio Rotary International (2009), Premio della Critica Italiana (Premio Abbiati, 2010), Premio Play.it! alla carriera (2015).
Dario Calimani insegna Letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di letteratura elisabettiana e di teatro e poesia del Novecento. Ha scritto, fra l’altro, su Marlowe, Wilde, Shaw, Beckett, Pinter, Eliot e, in particolare, sui sonetti di Shakespeare (William Shakespeare. I sonetti della menzogna, Roma 2009). Ha curato edizioni di testi di J.M. Synge e di Yeats, tra cui Verso Bisanzio. Poesie (Marsilio, 2015). Sta pubblicando per Marsilio una nuova edizione del Mercante di Venezia. Si occupa anche correntemente di cultura ebraica, cui ha dedicato diversi studi; il più recente, Relativismo ebraico: l'apertura del testo e la libertà del commento in Filosofia e teologia (2014).
Rodolfo Delmonte insegna Linguistica computazionale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha iniziato la sua carriera negli anni Settanta producendo software per permettere a un mainframe IBM di pronunciare frasi dell’italiano in maniera naturale. Ha al suo attivo svariate pubblicazioni internazionali, e vari libri come: Computational Linguistic Text Processing. Siede nel comitato scientifico dei maggiori convegni internazionali e nazionali nel campo della Linguistica computazionale. È di recente tornato al suo lavoro di dottorato presso l’Università di Melbourne, dedicandosi alla poesia inglese e australiana, con la finalità di creare un sistema automatico che analizzi la poesia di lingua inglese e la reciti in maniera espressiva. Il suo lavoro più recente riguarda uno studio approfondito dei sonetti di Shakespeare ricavato dalle analisi automatiche del suo sistema.
Zero Vocal Ensemble
Eva Macaggi, Ai Nagasue soprani
Elisa Bonazzi, Matilde Lazzaroni contralti
Michele Foresi, Fabio Gentili tenori Giacomo Serra, Paolo Marchini bassi


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