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A Montecchio Maggiore novembre è il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne

Di Comunicati Stampa Venerdi 9 Novembre 2018 alle 14:55 | 0 commenti

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Al grido di "La violenza sulle donne è un crimine", la Città di Montecchio Maggiore e l'Assessorato alle Pari Opportunità dedicano il mese di novembre alla lotta contro la violenza sulle donne (la cui Giornata internazionale ricorre il 25 novembre) con una serie di iniziative dal forte impatto sociale ed emotivo.

Il primo appuntamento è giovedì 15 novembre alle 20 in Sala Civica Corte delle Filande con "Tutto quello che non abbiamo potuto vedere degli uomini". L'operatrice olistica Monica Tonin stimolerà il pubblico a riflettere sugli anni di storia e mentalità che hanno contribuito a renderci ciò che siamo.

Spesso, senza averne consapevolezza, seguiamo una traccia che ci porta ad aprire le stesse porte che sono già state aperte dai nostri avi. Prendere coscienza del nostro individuale pensiero e modo di essere ci rende dunque persone più libere e la libertà espande la mente, il cuore e ci aiuta a riconoscere il nostro valore.

Giovedì 22 novembre alle 20,45 al Teatro S. Antonio con ingresso libero andrà in scena lo spettacolo "Frammenti - Voci della violenza di genere": testo e drammaturgia di Franca Pretto, regia di Franca Pretto e aiuto regia di Gianni Gastaldon.
"Frammenti" è uno spettacolo testimonianza in cui sei attrici e due attori mettono in scena le voci della violenza di genere. Frammenti di storie, frammenti di quotidianità per raccontare. Frammenti di corpi, frammenti di persone per ritrovare una consapevolezza soggettiva e sociale capace di prendere in considerazione i problemi di cui è imbevuta la nostra società, per essere poi in grado di allargare la visuale sulle problematiche delle altre culture. Lo spettacolo è adatto per ragazzi delle scuole superiori e per un pubblico adulto.
Alle partecipanti allo spettacolo la Polizia Locale dei Castelli donerà uno spray anti-aggressione al peperoncino, che verrà distribuito anche alle cittadine di Montecchio Maggiore che ne faranno richiesta.
"È un segno di attenzione che rivolgiamo verso tutte le donne - spiega il sindaco Milena Cecchetto -, le quali spesso per lavoro o per altri motivi raggiungono anche altri luoghi dove può capitare di imbattersi in malintenzionati. Può essere utile avere con sé uno strumento con cui tentare di difendersi in caso di aggressione, sperando sempre di non averne mai bisogno".

Venerdì 23 novembre, come avviene già da qualche anno, sarà il giorno di "Posto occupato", iniziativa a cui sono invitati ad aderire anche gli istituti scolastici e che si concretizzerà nel posizionamento di una sedia vuota in Municipio e nelle classi. La sedia dovrà ospitare un oggetto che rimandi alla quotidianità interrotta di una donna a causa della violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Ecco perché un posto riservato a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga.
Per rafforzare questo messaggio, in distinte zone della città (Piazzale Collodi, Piazza Fraccon, incrocio tra via Madonnetta e via Gen. Dalla Chiesa, via Roma, Municipio, incrocio tra via Veneto e via Sardegna) sono state posizionate 6 panchine dipinte di rosso, recanti la scritta "L'amore non uccide", come simbolo della lotta quotidiana contro la violenza sulle donne. L'Amministrazione comunale invita chiunque a farsi fotografare sulle panchine: venerdì 16 e venerdì 25, dalle 10 alle 12, sarà inoltre a disposizione un fotografo professionista per fare le foto sulla panchina posizionata di fronte al Municipio. Tutte le foto saranno poi pubblicate sulla pagina Facebook di Montecchio Maggiore Eventi.

"Questi eventi - sottolinea l'assessore alle pari opportunità Maria Paola Stocchero - sono dedicati a tutte le fasce di età, a partire dalle generazioni più giovani. Passa infatti attraverso l'educazione la cultura del rispetto dell'altro e il rifiuto di qualsiasi forma di violenza".


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