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A giugno dieci appuntamenti con la musica al Castello degli Ezzelini

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Maggio 2016 alle 11:07 | 0 commenti

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Torna la manifestazione Giugno in musica al castello, dopo il successo delle ultime edizioni, prosegue l’idea dell’Assessorato alla Cultura di far abitare il Teatro al Castello degli Ezzelini “Tito Gobbi”, ad alcune realtà del territorio tra le più attive e propositive del territorio. Un modo per consentire ai tanti talenti che operano nel bassanese di far vivere uno dei luoghi più belli e suggestivi della nostra città. Anche quest’anno la selezione dei gruppi ha avuto origine da una call pubblica a cui hanno aderito circa una ventina di formazioni musicali, la selezione fatta vuole garantire al pubblico degli standard di qualità e un offerta musicale variegata, con un approccio plurale che ben emerge da questo calendario, incrociando generi e mondi musicali per offrire al pubblico un intero mese nel segno della buona musica.

Si parte venerdì 3 giugno con il musical de La Bella e la Bestia, con protagonisti bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni di San Zenone degli Ezzelini, che attraverso il canto, il ballo e la recitazione, semplicemente per il gusto di stare insieme, hanno fatto emergere i loro talenti. L’obiettivo dello spettacolo è anche quello di   sostenere l’associazione bassanese “La casa sull’albero”, che si occupa di accompagnare e promuovere l’accoglienza e la vicinanza nei confronti di bambini e ragazzi allontanati temporaneamente dalla loro famiglia d’origine.
Domenica 5 sarà la volta de L’Orchestra Giovanile Città di Bassano, diretta e ispirata artisticamente da Michela Battocchio e sostenuta dall’Associazione Musicale Culturale Jacopo Vittorelli. L’ Orchestra si nutre di jazz, swing, ritmi latini, con frequenti escursioni nel musical, nel pop, nel rock, nella musica dei grandi compositori di colonne sonore, nei brani della tradizione italiana ed internazionale. Si compone di giovani musicisti, studenti medi, superiori e universitari che collaborano all’organizzazione e alla conduzione delle attività del gruppo.
Venerdì 10 giugno per la prima volta sul palco del Tito Gobbi i Groove Factory, il gruppo nato nel 2015 da un’idea del chitarrista bassanese Morgan Zenere. Il proposito è riportare in live l’energia, il “groove” appunto, della black music dagli anni ‘70 in poi. Un misto di funky e jazz con un’attenta selezione dei brani in repertorio, che spaziano dai classici di Stevie Wonder e Randy Crawford, ai più moderni Jamiroquai con qualche strumentale di John Sco­field, James Taylor Quartet e dei Weather Report.
Sabato 11 giugno toccherà alle Note in Blu, gruppo Strumentale e Corale del territorio guidato da Lodovico Bernardi, che si è fatto conoscere e apprezzare a livello nazionale. Il suo repertorio spazia dalle colonne sonore di film e musical ai successi pop-rock da classifica, dal Gospel contemporaneo allo Spiritual tradizionale. Tante anime musicali che evidenziano la versatilità dei coristi e la grande passione per quello che fanno. Il risultato è un efficace cocktail di generi e stili, che sa coinvolgere e appassionare il pubblico in ogni singola esibizione.
Domenica 13 giugno protagonista è la Bassano Blues Spiritual Band, con un concerto che si preannuncia come un vero e proprio viaggio. La BBBand, for­mazione dalla spiccata originalità sempre alla ricerca di raffinati percorsi artistici, accompagnerà lo spettatore in un affascinante itinerario tra parole e musica: l’equipag­gio, composto da 50 coristi e 8 musicisti, sotto la guida attenta di Lorenzo Fattambrini, capitano di lungo corso, proporrà alcuni brani tratti dal proprio ricco repertorio. Un concerto da gustare con la mente e con il cuore.
Gradito ritorno al Castello Tito Gobbi quello proposto da I Vitellini di Felloni ( venerdì 17 giugno)  formazione nata dall’incontro tra il musicista e compositore bassanese Gianantonio Rossi e il cantante tortonese Mario Diamante insieme ad altri 5 validi musicisti del territorio,  con l’obiettivo di divulgare la musica e la poesia del grande cantautore genovese. Dopo la sfida dello scorso anno, con le canzoni in dialet­to genovese, questa serata porterà sul palco le canzoni più amate di Faber, da Volta la carta a La Domenica delle salme, da Il Bombarolo a Bocca di rosa. Un racconto in musica che ben si lega con l’idea di offrire visibilità, durante la serata, alla realtà locale della Fattoria sociale Conca d’oro. Sabato 18 giugno protagonisti saranno Le Giovani Voci Bassano, guidate da Cinzia Za­non, che servendosi del canto, del movimento e della body percussion proporranno un viaggio nei cinque continenti alla ricerca delle tradizioni e dell’ani­ma dei popoli. Un percorso che, grazie alla musica e alla danza, abbatte i confini e unisce paesi vicini e lontani in un comune desiderio di bellezza. Ad accompagnare il coro ci sarà an­che il pianoforte di Matteo Andri e le percussioni di Alessandro Battocchio, mentre le coreografie e movimenti scenici sono di Giulia Malvezzi.
Domenica 19 toccherà invece alla New Blues Spiritual Band, complesso mu­sicale, formato da coro (al momento di 55 voci) e orchestra (composta da ben 15 musicisti); un connubio che ha permesso al Direttore Bru­nelli di eseguire un repertorio innovativo per il giusto mix dei vari stili musicali che comporta, in grado di soddisfare anche i palati più raffi­nati ed esigenti. Si tratta infatti di una carrellata che attraversa varie epoche e vari generi mu­sicali, riuscendo a conciliare, in un sapiente e coinvolgente crescendo, melodie capaci di toc­care la sensibilità di più generazioni.
Sarà poi la volta, mercoledì 22 giugno, del colletivo Ri.Scatto, per la prima volta sul palco del Castello. Nati lo scorso Novembre, il giovane collettivo di natura arti­stica, libero e spontaneo, è mosso dalla necessi­tà di mettersi in gioco, ricercando la creatività, attraverso le relazioni e gli ambienti vissuti dai partecipanti. Tante idee e qualche chitarra hanno fatto il resto. Oggi sono un gruppo compo­sto da 18 membri, tra i 15 e i 20 anni, in cui pittura, poesia, musica, fotografia e grafica si incontrano contaminandosi. I ragazzi hanno età, idee, stili di vita e opinioni diverse, sono viaggiatori curiosi e intrepidi: a loro piace così!
Il gran finale è previsto per il 2 luglio con uno speciale appuntamento che vede protagonisti la Filarminca bassanese e David Riondino in Peter Pan va alla Guaerra. Strana coincidenza quella che lega un perso­naggio storico e uno letterario con il nome in comune. Peter Pan è sia il soldato dell’esercito austro ungarico morto sul Grappa nel 1918, sia il celebre bambino che non vuole crescere nato dalla fantasia di Barry. Le musiche eseguite dalla Filarmonica Bassanese e le immagini di sabbia videoproiettate di Massino Ottoni incrociano realtà e fantasia, mentre la voce di David Riondino legge brani di Hemingway (“Addio alle armi”), Barrie (“Peter Pan”) e Nellie Bly (“Corrispondenze di guerra”).


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