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VII Stagione concertistica dell’Orchestra dell’Accademia Musicale di Schio: Tchaikovsky e Beethoven per il debutto della stagione

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 15 Gennaio 2015 alle 21:19 | non commentabile

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Orchestra Accademia Musicale Schio - La stagione concertistica 2015 dell'Orchestra dell'Accademia Musicale, la settima che l'ensemble del direttore artistico Dario Balzan offre alla città in collaborazione con il Comune di Schio, si inaugura domenica 18 gennaio, alle ore 17.00, al Teatro Civico, con un concerto diretto da Filippo Maria Bressan, dedicato a due capolavori del sinfonismo quali le "Variazioni su un tema rococò op. 33 per violoncello e orchestra" di P. I. Tchaikovsky, con Ulrike Hofmann solista, e la Sinfonia n°3 op 55 "Eroica" di L. V. Beethoven.

Gli ultimi biglietti sono in vendita presso gli uffici di Accademia Musicale (costano €18, e €12 i ridotti) e gli abbonamenti all'intera stagione, con cinque date, sono ancora disponibili (€60 e €40 ridotto: giovani fino ai 25 anni, over 60, iscritti all'Accademia musicale e famigliari).

La tradizione della grande musica a Schio si rinnova con la presenza di un direttore "in residence", Filippo Maria Bressan, già sul podio con l'ensemble scledense in occasione della riapertura del Civico, che ha disegnato un percorso musicale che si snoderà lungo un filo rosso rappresentato dal Beethoven sinfonico, di cui si avrà un primo saggio nel concerto di apertura della stagione.
«Siamo felici di aprire questa settima stagione concertistica - afferma Dario Balzan, direttore artistico dell'Orchestra - che fa di Schio un centro culturale di grande attrattiva per l'intera provincia, dando un contributo importante alla tradizione di musica colta che fa parte del tessuto locale e che il pubblico ha dimostrato di apprezzare, seguendo le nostre proposte. Con questo nuovo debutto teniamo a ribadire la nostra scelta di investire nel professionismo e nel futuro di tanti bravi professori d'orchestra ai quali oggi il mercato offre poche possibilità lavorative, dando continuità alla nostra orchestra e ponendo a capo di un organico stabile di circa 30 musicisti un direttore riconosciuto a livello nazionale, come Filippo Maria Bressan. L'impegno di tutti è nel creare ancora bellezza per la nostra bella Schio, nel suo ritrovato teatro, e consapevole della realtà di un'orchestra che diventa il cuore della società, punto di incontro e di confronto.»

Il concerto aprirà con un omaggio alla ricorrenza dei cento anni della Grande Guerra, cui viene dedicata la composizione "In memoria" di Nicola Campogrande - riconosciuto come uno dei compositori più interessanti della giovane generazione italiana -, composta nel 2008 ma rivisitata appositamente per l'Orchestra dell'Accademia Musicale qualche settimana fa. «La musica è sempre stata uno strumento formidabile per fare memoria - ha dichiarato il compositore torinese. Il suo parlare senza dire, il suo alludere senza pronunciare, aiutano da sempre l'uomo a riandare al passato, spesso permettendo di ritrovare idee, sensazioni, dolcezze, angosce che non si possono far rivivere se non attraverso un'evocazione sonora. Questo mio "In memoria", composto nel 2008 e ora rivisto in occasione dell'anniversario della Grande Guerra, vuole essere un piccolo contributo al ritrovamento di storie e pensieri che non possono essere dimenticati.»

Di Pyotr Ilyich Tchaikovsky si eseguiranno poi le "Variazioni su un tema rococò" op. 33 per violoncello e orchestra. Al violoncello sarà Ulrike Hofmann, un'interprete che oggi fa parte dell' orchestra Sinfonica della Radio di Stoccarda e collabora regolarmente con la "Chamber Orchester of Europe" e l'Ensemble Oriol di Berlino, e che si è formata alla Scuola Superiore della Musica di Berlino. Come membro dell'Accademia Karajan collabora con l'Orchestra della Filarmonica di Berlino ed è vincitrice di molti concorsi.
Il programma presenta infine la Sinfonia n°3 Mi bemolle maggiore op. 55 detta "Eroica" di Ludwig van Beethoven, scritta fra il 1802 e il 1804 ed seguita per la prima volta nell'agosto 1804 a Vienna. Composta per Napoleone, rappresenta la sintesi di tutta l'aspirazione all'epos riscoperta da Beethoven negli anni della rivoluzione ed è un capolavoro universalmente riconosciuto, non solo per la famosa marcia funebre.

«A Schio - sottolinea il M° Bressan - c'è un progetto organico, certamente impegnativo, che guarda avanti e che intende valorizzare i talenti del territorio, i musicisti che vogliono sentirsi parte di un gruppo unito, contro le logiche sbrigative dell'incarico a chiamata che non creano né futuro né qualità. Il mio incarico triennale è impostato sul miglioramento dell'orchestra come insieme, e punto alla qualità e omogeneità del suono, ad uno stile esecutivo appropriato agli autori, ad un fraseggio "colto", con un grande rispetto del passato, con la creatività del presente e con un occhio attento al futuro. Parola d'ordine: eleganza. Per raggiungere questi risultati, è d'obbligo iniziare dal sinfonismo beethoveniano, formativo e provocante, e l'"Eroica" è una pagina ideale per l'inaugurazione della stagione.
Quest'anno apriamo e chiudiamo con il binomio Beethoven-Tchaikovsky e di quest'ultimo proponiamo una delle sue composizioni meno conosciute che impreziosisce la nostra proposta culturale. L'altra idea che farà da fil rouge per le stagioni del prossimo triennio sarà l'esecuzione ogni anno di un Requiem (commemorativo, appunto, nel centenario della grande guerra) e l'inserimento di qualche brano contemporaneo, in una sorta di percorso di crescita anche per il pubblico, che troverà quindi anche musica nuova o di rara esecuzione, accanto alle grandi pagine del repertorio consolidato. Cominciamo quest'anno con In memoria di Campogrande, che si inserisce nel contesto della memoria della guerra e ha, in più, il valore di essere stata ripensata proprio per la nostra orchestra, e per quanto riguarda i Requiem, con quello di Mozart, a febbraio.»




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