Vigardolo: arriva la seconda edizione della "Festa delle Rose di Carta"
Martedi 14 Aprile 2015 alle 23:08 | non commentabile
Comune di Monticello Conte Otto - Seconda edizione ricca di novità a partire dagli oltre 100 espositori che saranno presenti domenica 19 aprile 2015 a Vigardolo di Monticello Conte Otto. Organizzata dalla Pro Loco di Monticello Conte Otto in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, la "Festa delle Rose di Carta" è una mostra mercato che ha come tematica principale "l'arte del fatto a mano".
Nata dalla riscoperta di un'usanza della prima metà del secolo scorso di creare fiori di carta per addobbare i paesi durante occasioni speciali, l'iniziativa vuole mettere in risalto l'importanza e la bellezza delle antiche tradizioni, degli antichi prodotti e dei mestieri di una volta, parte della cultura e delle usanze venete. Nello specifico, la manifestazione ha lo scopo di mettere in risalto i prodotti locali, la tradizione, la cultura e l'arte della nostra terra mediante una serie di proposte che si svolgeranno nel contesto del borgo cinquecentesco della villa palladiana Valmarana Bressan (1541). Saranno inoltre presenti espositori con lavori artigianali di tutti i tipi che presenteranno le loro opere uniche. Sarà inoltre presente uno stand gastronomico con specialità tipiche venete.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA E ORIGINE DEL NOME La manifestazione si rifà a un fatto storico avvenuto nel borgo di Vigardolo (Monticello Conte Otto) il 22 settembre 1940 durante una visita pastorale di Mons. Ferdinando Rodolfi, Vescovo di Vicenza. In quegli anni il paese era abitato quasi esclusivamente da famiglie votate al lavoro della terra, come avveniva in gran parte della campagna veneta. Gli eventi importanti erano soprattutto quelli legati alla vita religiosa e, queste rare occasioni, erano momenti di festa per tutto il paese. La storia ci dice che quando "si faceva un nuovo Parroco" o quando c'erano grandi ricorrenze religiose, si costumava creare con frasche e festoni di carta delle decorazioni da ornamento per i filari di salici delle principali vie. Si ricordano, soprattutto, le visite del Vescovo di Vicenza al quale, le nostre genti, riservavano delle festose accoglienze. Mons. Rodolfi visitò in più occasioni Vigardolo. La prima visita pastorale del ‘900 fu quella del 28 marzo 1914 alla quale seguì, ben 26 anni dopo, quella del 22 settembre 1940. E' proprio in quest'ultima che può essere collocato il racconto popolare che da nome alla "Festa delle Rose di Carta", tramandato oralmente dai nostri compaesani che ricordano quei tempi, o che hanno memoria dei racconti dei loro parenti anziani. La protagonista è tale Noemi Oliviero in Benetti che, da attivissima animatrice delle funzioni religiose, volle abbellire il paese in occasione dell'arrivo dell'alto prelato. Numerose furono le rose di carta che la sig.ra Noemi fece con le proprie mani e appese ai salgà ri (salix viminalis) situati lungo la via principale del paese. Allora Vigardolo era chiamata "terra dei salgà ri" in quanto questi comuni alberi, dai quali si ricavavano le "strope", crescevano rigogliosi a bordo strada mettendo radici profonde sulla terra di risorgiva che contraddistingue il nostro territorio. Questo originale allestimento, non passò inosservato tant'è che durante l'omelia il Vescovo Rodolfi sottolineò l'accaduto e disse che Vigardolo è un paese talmente florido e fecondo che anche sui salgà ri sbocciano le rose. Si racconta che la notizia fece il giro dei territori circostanti tant'è che ancor oggi, alcuni vecchi residenti in comuni limitrofi, ricordano folcloristicamente Vigardolo come "il paese dove nascono le rose sui salgà ri". Da questo particolare avvenimento nasce l'idea della "Festa delle Rose di Carta" dove la il tema principale della manifestazione è focalizzato sull'"arte del fatto a mano". Prendendo esempio dalla pazienza con cui la sig.ra Noemi ha creato le rose, si punta a dare evidenza a tutti quei lavori artigianali, sia antichi che moderni, che generano creazioni uniche nel loro genere e che possono essere sia di utilità che di abbellimento ma senza dimenticare che il più importante lavoro manuale che si svolgeva nella campagna veneta era quello della terra. Il luogo della manifestazione è il borgo di Villa Valmarana-Bressan, una delle prime ville progettate da Andrea Palladio e risalente al 1541. Per l'occasione, la villa rimarrà aperta gratuitamente con visite guidate e, in alcune delle grandi stanze, sarà allestita un'esposizione di mappe del territorio che risalgono ai secoli scorsi. Lungo tutto il borgo verranno posizionati stand degli degli artigiani, impegnati in dimostrazioni degli antichi mestieri della cultura veneta. Ci saranno anche i coltivatori agricoli che esporranno i prodotti della terra. Nella via principale del paese troveranno spazio gli oltre ottanta "moderni artigiani" che, con dimostrazioni in loco, mostreranno come nascono le loro opere uniche. Il Gruppo Arte locale organizzerà dei laboratori per illustrare ai visitatori le varie tipologie di lavorazioni manuali nel campo artistico: dalla pittura all'incisione, dalla lavorazione della creta all'arte dell'uncinetto. Negli stand gastronomici verranno servite prevalentemente pietanze della tradizione locale veneta.