Thiene: il sipario della 35^ Stagione di Prosa si apre su Il giuoco delle parti
Martedi 10 Febbraio 2015 alle 17:17 | non commentabile
Comune di Thiene - Leone Gala è tradito dalla moglie Silia con il suo migliore amico, Guido Venanzi, ma, da uomo di mondo, accetta di andarsene da casa e di lasciare il suo posto a Guido.
Questo tanto civile perbenismo indispettisce Silia che appena le si presenta una fortuita occasione (un'offesa fattale da un giovane nobile ubriaco) non esita a mettere a repentaglio la vita del marito, trascinandolo in un duello.
Leone accetta: dovrà essere lui, secondo le regole, a sfidare il gentiluomo, ottimo tiratore, e l'amico Guido gli farà da padrino. Ma al momento fissato per lo scontro...
La trama è il classico triangolo borghese: marito, moglie, amante, solo che il marito manda a morte certa l'amante della moglie nel duello che dovrebbe servire a salvare l'onore di lei. Questo è il gioco delle parti: il marito, in quanto tale, accetta la sfida a duello, ma poi costringe l'amante a lavare nel sangue l'offesa subita dalla donna. Il mio Leone Gala è un marito più anziano, apparentemente una brava persona, in realtà un assassino.
La rappresentazione non è "di" ma "da" Pirandello perché Orsini, assieme a Roberto Valerio e Maurizio Balò, ha scritto una nuova drammaturgia dell'opera originale.
Scheda dello spettacolo:
"La vicenda della commedia è nota: i soliti tre: il marito, la moglie, l'amante. Il marito, Leone Gala, s'è
separato amichevolmente dalla moglie Silia; egli continua ad essere ufficialmente il marito; ma vive
per conto proprio in una casa che è quasi un romitaggio. Ogni sera tanto per salvare le apparenze, passa dal portinaio della signora, domanda se c'è niente di uovo e se ne và . Se ne và verso i suoi cari libri e verso le batterie della sua cucina, perché egli coltiva con finezza la gastronomia, e ama comporre salse preziose aiutato dal suo cameriere-cuoco con il quale parla di Socrate e Bergson.
Mentre il marito prepara gli intingoletti, la moglie fa due cose: si prende, o continua a tenersi un
amante (Guido Venanzi) preso in precedenza, e si annoia. Si annoia perché è libera, sì, ma in fondo la
sua libertà è relativa. E' una libertà che il marito le concede e ciò la irrita. Se almeno il marito si
disperasse per essere lontano da lei! Se almeno fosse geloso! Se almeno vivesse una vita acre e
iraconda! Ma no, egli è tranquillo; egli s'è vuotato d'ogni sentimento; è ormai uno spettatore del
mondo. La signora Gala, indignata, vuole farlo diventare attore. Al punto che, quando le si presenta una fortuita occasione - l'involontaria ma gravissima offesa fattale da un gentiluomo - progetta di mettere a repentaglio la vita del marito, trascinandolo in un duello........"
La scelta fatta è di ricercare il cuore pulsante della commedia nella novella "Quando si è capito il
giuoco". La novella è il vero, intimo laboratorio artistico di Pirandello; è lì che egli crea i suoi
personaggi - impiegatucci, piccoli funzionari statali, contadini - immersi nella realtà sociale "bassa"
della Sicilia rurale; è lì che troviamo il Pirandello più genuino e diretto e probabilmente quello più
interessante oggi. Le novelle di Pirandello si presentano, in genere, come racconto di una situazione, di
un caso, che determina uno scarto, uno strappo, un momento di crisi nella vita ordinaria di un
personaggio. Di solito L'incipit coincide con l'epilogo (il racconto inizia dalla fine) oppure con il
momento di crisi; poi si assiste a un movimento all'indietro (flash back) volto a ricostruire i fatti. Non si arriva tuttavia a una verità oggettiva (a rapporti certi di causa-effetto), ma solo a una verità soggettiva, del personaggio, o del narratore. Rifarsi alla novella offre una grande possibilità creativa sia sul piano dell'interpretazione, sia su quello della struttura drammaturgica. Nello spettacolo "Il giuoco delle parti", al centro della rappresentazione troviamo Leone Gala rinchiuso in una sorta di "Stanza della tortura"; egli ripercorre i fatti; ma ricucire lo strappo è impossibile, impossibile continuare la vita di prima, se non a patto di una lucida follia.
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Martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 febbraio 2015
IL GIUOCO DELLE PARTI
da Luigi Pirandello
con: Umberto Orsini, Alvia Reale e Totò Onnis
regia: Roberto Valerio
produzione: Compagnia Orsini - Fondazione Teatro della Pergola
 Tutti gli spettacoli della XXXV Stagione Teatrale di Prosa inizieranno alle ore 20.45.
Per informazioni, prenotazione e vendita abbonamenti e biglietti: Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici, negli orari di apertura al pubblico, piazza A. Ferrarin 1, tel. 0445-804.745-943, e-mail: [email protected] , [email protected] .
Il programma della XXXIII Stagione Teatrale Thienese è consultabili nei siti:
www.comune.thiene.vi.it - www.arteven.it - www.vivaticket.it e presso tutte le aziende di promozione turistica del vicentino.