Rassegna Luoghi del Contemporaneo-Danza: è il turno di “Pupilla” 1983 / 2014
Martedi 10 Febbraio 2015 alle 18:05 | non commentabile
Teatro Comunale Città di Vicenza - Prosegue in febbraio al Teatro Comunale di Vicenza la rassegna sperimentale Luoghi del Contemporaneo-Danza dedicata alla coreografia e alla danza di ricerca dei nuovi autori, concepita per mettere in scena negli spazi del Ridotto un confronto dialettico e artistico con gli autori e gli interpreti, proponendo temi esistenziali e di ricerca, rappresentati in modo emblematico, a volte scarno ma denso di significati.
Il prossimo appuntamento, in programma sabato 14 febbraio alle 20.45, è con "Pupilla" 1983 / 2014 uno spettacolo di Valeria Magli con Dancehaus Company nell'ambito del Progetto RIC.CI. - Reconstruction Italian Contemporary Choreography, Anni '80 - '90, ideazione e direzione artistica di Marinella Guatterini, interpreti Chiara Monteverdi, Armida Pieretti e Susan Vettori.
Luoghi del Contemporaneo-Danza è una stagione promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, che cura la direzione artistica, e con l'importante sostegno di Veneto Banca.
Il Progetto RIC.CI. - Reconstruction Italian Contemporary Choreography, Anni '80 - '90, è ben noto al pubblico del Comunale, avendo sempre presentato le sue interessanti ricostruzioni sul palcoscenico dei Luoghi del Contemporaneo-Danza, e non solo ovviamente. Nelle stagioni sono stati portati in scena "Duetto" di Virgilio Sieni e Alessandro Certini 1989/2012, "Calore" di Enzo Cosimi 1982/2013),"Terramara" di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni 1991/2013, e "Pupilla" 1983 / 2014 di Valeria Magli. Il Progetto RIC.CI., ideazione e direzione artistica di Marinella Guatterini, critica e storica della danza, si pone come obiettivo il recupero di opere coreografiche firmate da autori italiani nel decennio 1980/1990. Nato da un osservatorio a carattere internazionale, il Progetto punta a dare risalto e a rimettere in moto la memoria della danza contemporanea italiana dall'inizio degli anni Ottanta all'inizio dei Novanta, un capitolo del nostro passato artistico un po' dimenticato, ma in cui risiedono i germi di una creatività tutta italiana. Le proposte artistiche, spesso in bilico tra danza, teatro, arti visive, poesia e letteratura, ripresentano al pubblico opere straordinariamente originali, confermando chela danza contemporanea italiana, pur nel suo giovane percorso, può essere oggetto di memoria.
Il Progetto si propone dunque di far circuitare alcune coreografie quasi cadute nell'oblio, ma considerate esemplari nella storia della danza contemporanea italiana.
Il Progetto RIC.CI. è realizzato in collaborazione con Amat - Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Arteven Circuito Teatrale Regionale Veneto - Città di Venezia - Assessorato alle Attività Culturali, Teatro Pubblico Pugliese, in coproduzione con Fondazione del Teatro Grande di Brescia, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Torinodanza.
"Pupilla" 1983 / 2014 è uno spettacolo di Valeria Magli con Dancehaus Company interpreti Chiara Monteverdi, Armida Pieretti e Susan Vettori, musiche di C.Debussy, G.Fauré, J.Hidalgo, E.Nevin, C.J.Orth
, poesie di H.Ball, M.Graffi, L.Paolozzi, G.Pascoli, G.Prassinos, U.Saba; le luci sono di Michelangelo Campanale, le 
maschere e il manichino di Guerrino Lovato, la 
bambola è Brigitte Starczewski Deval.
"Pupilla" è un percorso a ritroso nella memoria. Dopo una serata di festa nel salone ormai vuoto una donna si guarda allo specchio che le rimanda l'immagine del suo stato d'animo, un insieme allegria e malinconia, come spesso accade. L'immagine si materializza nelle maschere, a cui la donna dona un corpo volatile, con il movimento delle braccia.
 La memoria allora ha il sopravvento e fa il suo gioco. La donna si rivede bambina, il mondo della casa, dei rapporti con la sorella, con i grandi, il diventare grande. Appare la bambola, compagna silenziosa dei giochi della piccola padrona, di cui sarà di volta in volta amica, figlia, sorella. La bambola rappresenta la donna e fa giocare la bambina, rimanda al mondo dell'infanzia con i giochi teneri e le cantilene, ma anche con i suoi misteri e le sue perversioni. Da questo giocattolo speciale che imita la vita senza raggiungerla, si passa alla vita che imita la finzione. Ecco allora una sorta di Frankenstein al femminile, l'immagine di Max Ernst di una donna-macchina che qui vive solo per la durata della carica. Ecco ancora la famosa Die Puppe, dagli arti quadruplicati e dai seni ingigantiti, creata da Hans Bellmer, bambola snodabile che veniva messa in pose disarticolate e paradossali e poi fotografata.

Se nel 1983 le tappe di "Pupilla", di e con la performer Valeria Magli, erano scandite da riferimenti culturali inequivocabili da immagini evocative, ora commosse, ora rarefatte, l'odierna ricostruzione della pièce, affidata alle tre ballerine della Dancehaus Company, torna a raccontare il rapporto tra bambola, infanzia, erotismo e non solo. "La bambola appartiene alla numerosa famiglia delle marionette, dei pupazzi, dei manichini, degli automi" dice Valeria Magli, "tutte effigi dell'umano che si legano agli antichi miti sulla resurrezione dei morti e sulla metamorfosi di esseri vivi in figure morte".
Ricca di calcolatissima fantasia e di un'accurata scelta di musiche e strofe, la performance resuscita, insieme alle ambigue donne-robot, una pionieristica stagione italiana di "poesia ballerina", originale ancora oggi.
I biglietti per gli spettacoli sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected]) aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza.