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Quinto Vicentino: a Villa Thiene la personale dell'argentino Karlos Marra

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 12 Febbraio 2015 alle 18:24 | non commentabile

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Primo Piano Arte Studio - Si inaugura sabato 14 febbraio alle ore 18.30 la mostra "Desaparecidos" dell'artista argentino Karlos Marra, presso le soffitte di Villa Thiene a Quinto Vicentino. Il titolo della personale ci porta a ricordare la tragedia vissuta dagli argentini durante la Grande dittatura militare a cavallo tra gli anni settanta e ottanta. Un altro capitolo della storia dell'umanità segnato dal terrore, dalle torture e dalla disperazione di chi ha perduto i propri cari, mai più ritrovati: i 30.000 "desaparesidos".

La dittatura è entrata anche nella famiglia di Karlos Marra il quale in tenera età è stato testimone del rapimento del padre, successivamente rilasciato. La data 12.03.77 impressa in molte delle sue opere, tra cui l'opera che si pone a manifesto della mostra, ricorda questo tragico evento. L'allestimento prevede una serie di lavori di recente produzione, che rievocano simbolicamente i fatti dell'Argentina. Sono lavori di grandi dimensioni intrisi di materia su cui l'artista riversa il proprio stato d'animo. Nessuna immagine dipinta per risalire ai ricordi, ma solo materiali recuperati e colore pastoso, una tavolozza con tinte in cui prevalgono i bianchi, i colori caldi e i neri intensi. Le tele sono composte da indumenti trovati casualmente o molto spesso donati all'artista da amici o conoscenti. Questi indumenti vengono poi "ricuciti" formando così il supporto su cui riscrivere una storia, ricomporre il ritmo di un tempo diverso, fornire la possibilità di una nuova esistenza per redimere le molte vite disfatte. Non sono lacerazioni quelle che si vedono nelle opere di Marra, ma "unioni", momenti di storie vissute poi ricomposte per consolidare qualcosa che si era spezzato. L'operato di Karlos Marra si pone in un'ottica di riscatto salvifico attraverso l'atto creativo: le sue opere diffondono una luminosità insolita la quale tradisce l'aspetto spesso cupo del loro significato, componendosi di un'attrattiva e fascino estetici che trascendono la loro stessa materia. Il ricordo in questo caso è decodificato e tradotto come inno alla solidarietà tra popoli pacifici e consapevolezza civile, per non dimenticare il rispetto che dobbiamo a noi stessi e agli altri. Presentazione e testo critico di Graziella Zardo. Intervento dell'artista per raccontare le sue opere. Patrocinio del Comune di Quinto Vicentino e Assessorato alla Cultura. Si ringrazia lo sponsor per il gentile contributo.
Aperta fino al 28 Febbraio dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30; lunedì e giovedì anche dalle 16.30 alle 18.30; sabato e domenica su appuntamento.
Ingresso libero.
Informazioni: Tel 0444 351366 - Cell 334 7337357 - [email protected]




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