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La poesia e l’espressività del flauto di Enzo Caroli per “Incontro sulla Tastiera”

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Febbraio 2015 alle 19:00 | non commentabile

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Incontro sulla Tastiera - Il prossimo mercoledì 18 febbraio l'associazione artistica Incontro sulla Tastiera sarà all'Ara Coeli "vecchia" di Vicenza (Chiesa di Santa Maria in Araceli - Piazza Araceli) per un concerto dedicato al repertorio cameristico, con una formazione forse meno consueta ma tra le più amate. Protagonista dell'appuntamento sarà, infatti, un duo per flauto e pianoforte, composto dal celebre flautista Enzo Caroli, con al pianoforte Francesca Vidal, due musicisti di sicuro spessore e grande richiamo.

Il concerto si apre con la Sonata D 821 di Schubert, altrimenti nota come "Arpeggione" e generalmente eseguita nella versione per violoncello. La Sonata fu commissionata a Schubert da Vinzenz Schuster, promotore dell'arpeggione, lo strumento appena costruito dal liutaio viennese Johann Georg Staufer e meglio conosciuto con i nomi di chitarra-violoncello, chitarra d'amore. Pur velata da una soffusa malinconia, la scrittura della Sonata mira a valorizzare in uguale misura quelle che dovevano essere le risorse espressive dell'arpeggione, la cantabilità (specie nel registro tenorile e contraltile) e l'agilità virtuosistica.
A seguire la Sonatina in do Magg. di Donizetti, risalente al 1819: dai temi cristallini e la scrittura sobria, ma pur agile e gioiosa, la Sonata fu dedicata alla benefattrice Marianna Pezzoli Grattaroli, il cui denaro riuscì ad esentare Donizetti dal servizio militare. Una bella e insolita scelta, per un pezzo che intriga certamente lo spettatore per quel certo "dolce patetismo" fortemente permeato di teatralità del Largo introduttivo, accompagnato da una gestualità arguta e brillante nell'Allegro che lo segue.
La seconda parte del concerto si apre, invece, con la Sonata in La Magg. di C. Franck, originariamente scritta per violino, e nota per essere uno dei primi esempi di sonata ciclica. La prima esecuzione è datata 16 dicembre 1886 e fu eseguita dal dedicatario Eugène Ysaÿe insieme alla pianista Léontine-Marie Bordes-Pène al Circolo Artistico di Bruxelles.
La chiusura della serata, infine, è affidata alla Sonata per flauto e pianoforte FP164 di Poulenc, uno dei più celebri lavori di musica da camera del compositore francese: il brano fu scritto da Poulenc su commissione della Fondazione Elizabeth Sprague Coolidge, fra il dicembre 1956 e il marzo 1957, per dedicarlo alla mecenatessa statunitense da cui la Fondazione prende il nome. Sebbene i primi abbozzi di una sonata per flauto risalissero al 1952, il materiale compositivo non si discosta molto da quello de I dialoghi delle Carmelitane dello stesso Poulenc, proprio come egli afferma in una lettera al suo biografo Henri Hell, dove indica che alcune delle armonie della sonata fanno riferimento al ruolo di Suor Constance. Poulenc scrisse questa sonata nella pace e solitudine di Cannes, e la mise in scena appena un mese dopo la sua stesura definitiva, il 18 giugno 1957 a Strasburgo, accompagnato dal celebre flautista Jean-Pierre Rampal, sulle cui caratteristiche tecniche e musicali il brano fu modellato.

Il concerto inizia alle 21.00.
Info: www.incontrosullatastiera.it. Prevendita: Pantharei.




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