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Il Museo Diocesano compie 10 anni

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 16 Febbraio 2015 alle 19:34 | non commentabile

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Museo Diocesano - Il 19 febbraio il Museo Diocesano di Piazza Duomo compie 10 anni, da quando l'arcivescovo Cesare Nosiglia inaugurava la nuova sede espositiva al cospetto di autorità cittadine ed ecclesiastiche. Un museo fortemente voluto dal vescovo emerito Pietro G. Nonis, forte della sua passione per l'arte nelle sue molteplici espressioni, e realizzato grazie al significativo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona. Donando parte delle sue collezioni private, mons. Nonis ha fatto del Museo Diocesano un luogo di espressione di culture lontane: dall'Africa, all'America Latina passando per l'Oceania.

All'interno del Palazzo Vescovile è stato ricavato lo spazio espositivo moderno e raffinato che fino ad oggi ha "accompagnato" la visita di oltre 140.000 visitatori che giungono anche attraverso il biglietto delle rete civica museale a cui il museo aderisce dal 2007.
Il Museo Diocesano è da sempre in dialogo con la città e il territorio, promotore di iniziative culturali e scientifiche che hanno portato alle realizzazione di 11 mostre (tra le quali si possono annoverare "Aethiopia Porta Fidei", in collaborazione con l'Università di Venezia e,ultima, l'esposizione monografica sul pittore Bepi Modolo), centinaia di conferenze con relatori eccellenti e alcune importanti pubblicazioni tra cui il volume "Il luogo dell'incontro" che ne racconta la genesi. Molto attivo è anche il fronte delle attività educative: più di 20i percorsi didattici per le scuole e per le parrocchie (sono quasi 55.000 i bambini e ragazzi che hanno varcato la soglia del Diocesano!). Importante è,inoltre, l'impegno del Museo nella progettazione e realizzazione di seminari e percorsi di storia dell'arte in collaborazione con l'Università adulti/anziani di Vicenza.
Importante è la sinergia con la Fondazione Giuseppe Roi. Il legame del Museo con il marchese Giuseppe Roi ha radici profonde, dalla prima donazione di una importante sezione di tessili e suppellettile liturgica nel lontano 2005, alla straordinaria mostra "Il Piviale dei pappagalli: dal trono all'altare" attualmente in corso, passando per l'iniziativa "Famiglie al Museo"e la pubblicazione delle due guide storico-artistiche della Cattedrale e della chiesa di Santa Corona.I tesori di quest'ultima chiesa sono stati ospiti alMuseo durante il complesso restauro del tempio domenicano.
Il Museo è per vocazione luogo di conservazione e valorizzazione di opere preziose, che non sempre trovano adeguata collocazione presso le chiese e che qui hannoun approdo sicuro.Al Diocesano ha sede anche un Centro di Documentazione che censisce tutte le opere d'arte di proprietà diocesana, strumento fondamentale per le azioni di studio e tutela dei beni storico-artistici. La catalogazione permette la collaborazione con importanti istituti di formazione superiore, per esempioEngim Veneto che, in stretta sinergia con la Soprintendenza per i Beni Storico Artistici, conduceadinterventi di recupero conservativo poi valorizzati in sede museale.
Il Museo Diocesanoè diventato, nel tempo, destinatario di molte donazioni, alcune importanti come un prezioso merletto del 1930 con storie di san Nicola di Bari, "Il canneto" di un artistainternazionale come Pino Castagna e ancora la "Via Crucis" firmata dal pittore Paolino Rangoni.
Ma non finisce qui! Il Museo guarda al futuro: il prossimo 12 aprile inaugurerà "I doni della Gigantessa. I custodi del creato siamo noi", mostra internazionale di illustrazione per l'infanzia curata dalla Fondazione ŠtěpánZavřel di Sarmede in occasione del Festival Biblico. Nuovissimo ed eccezionale è anche l'impegno affidatogli dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto per la gestione dell'area archeologica della Cattedrale: uno spazio straordinario e di grande suggestione che accoglie testimonianze dall'età paleocristiana sino all'età romanica, cui si accede accompagnati da giovani e preparati laureati archeologi e storici dell'arte.Dal 13 gennaio sono già state registrate1300 presenze.
Le guide del Diocesanosono giovani perché da sempre un'attenzione particolare è rivoltaalle nuove generazioni che collaborano nei servizi di accoglienza insieme agli Amici dei Monumenti, ma che svolgono pure stage e tirocini estivi in virtù di collaborazioni attivate con l'Università Di Venezia, Verona, Milano, Padova e Trento e istituti scolastici (in particolare Istituto "Piovene" e Istituto "Boscardin" solo per citare quelli in città). Negli anni sono state attuate anche alcune interessanti sperimentazioni di mediazione culturale portate a termine dagli studenti dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
Un Museo vivace, che ha saputo dialogare con la città, con le varie istituzioni pubbliche, private ed ecclesiastiche, che ha cercato di approcciare diversi pubblici, dai bambini agli adulti senza dimenticare nessuno. Un Museo che, come dice il suo direttore mons. Francesco Gasparini, "deve educare ad un mondo artistico privo di pregiudizi e supremazie, perché l'arte riesce ad esprimere valori entusiasmanti. L'importanza del museo così consiste nell'essere fucina di cultura, un luogo che favorisca la conoscenza, che aiuti i visitatori ad acquisire nuovo sapere e dove possono portare il loro sapere. Certamente, su questa via, il Museo Diocesano avrà uno straordinario futuro.Futuro anche per la nostra Chiesa diocesana che può guardare avanti con forza, perché le testimonianze delle sue antiche radici sono qui conservate".
E allora: buon compleanno Museo Diocesano!




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