Grandi pianisti in vetrina: si riparte da Craig Taborn. Al Borsa altri due mesi con il jazz di qualità.
Giovedi 15 Gennaio 2015 alle 21:39 | non commentabile
Bar Borsa - Dopo le belle serate vissute a ottobre e novembre tornano i concerti jazz al Bar Borsa. La programmazione riprenderà giovedì 5 febbraio e proseguirà , per questa sua seconda tranche, tutti i giovedì fino a fine marzo e sempre ad ingresso gratuito, in un ideale percorso di avvicinamento alla ventesima edizione di Vicenza Jazz, in calendario dall'8 al 16 maggio.
La rassegna dei concerti, che riconferma l'alta qualità dei musicisti coinvolti e - come ormai da tradizione - dimostra un particolare interesse verso il panorama jazzistico statunitense, in particolare newyorkese, porterà sotto la Basilica Palladiana nomi di spicco del jazz nazionale e internazionale, con una certa attenzione ai pianisti, tra gli altri: Antonello Salis, a fianco del trio di Marcello Allulli, il pianista Danilo Rea con Ares Tavolazzi e Dave King, il trombettista Marco Tamburini in duo con Kevin Hays, Craig Taborn in veste di leader, il quartetto capitanato da Peter Bernstein, i giovani Giovanni Guidi,Thomas Morgan e Joao Lobo, la cantante Vanessa Tagliabue Yorke con il clarinetto di Paolo Tomelleri, ma anche Rossano Emili alla guida del suo sestetto.
Si inizia dunque giovedì 5 febbraio con Craig Taborn, uno dei pianisti in assoluto più significativi delle nuove generazioni, già sideman di James Carter, Tim Berne e Dave Holland; in veste di leader sarà affiancato da vecchie e importanti conoscenze: Dave King, amato batterista dei Bad Plus che torna a Vicenza anche in questo 2015, Chris Speed, tra i più brillanti sassofonisti di oggi, nonché il bassista Chris Lightcap.
Il giovedì seguente (12 febbraio) si ascolterà il Mat, ovvero Marcello Allulli Trio, diretto dal sassofonista Marcello Allulli e completato dal chitarrista Francesco Diodati e il batterista Ermanno Baron. Sarà ospite d'eccezione, sia al pianoforte che alla fisarmonica, il grande Antonello Salis, con cui il trio collabora e registra dal 2013, in particolare, in occasione dell'ultimo album uscito lo scorso aprile, dall'omonimo titolo "Mat".
Il 19 febbraio spazio al dialogo tra la preziosa voce di Vanessa Tagliabue Yorke, le sonorità "old" del clarinetto magistralmente suonato da Paolo Tomelleri e l'originale tocco dell'enciclopedico pianista veneto Paolo Birro. Del loro repertorio fanno parte brani rari, scritti da grandi autori del jazz newyorkese, già popolari negli anni Venti e Trenta e poi dimenticati o semplificati dalla loro originaria politematicità nella successiva epoca bop.
Sul finire del mese, giovedì 26 febbraio, sarà ospite del locale un duo inedito ma che promette grande "interplay", quello formato dal pianista americano Kevin Hays e dall'italianissimo Marco Tamburini, da almeno vent'anni trombettista di punta del jazz europeo. Oltre a suonare con tutti i più importanti esponenti del nostro jazz, Tamburini ha collaborato con maestri del calibro di Billy Hart e George Cables, Cameron Brown e Christian Escoudé.
Il mese di marzo alzerà il sipario il giorno 5 con un trio di all star: Danilo Rea-Ares Tavolazzi-Dave King, rispettivamente al piano, al basso e alla batteria. Danilo Rea, classe 1957 (pochi ricordano che ha origini vicentine), è uno dei pianisti italiani più celebrati. Dotato di grande fantasia e lirismo, è protagonista della scena jazzistica italiana più pura a partire sin dalla fine degli anni Settanta, con un'apice dagli anni Ottanta grazie alla lunga e fortunata esperienza dei Doctor 3, al fianco di Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra. Con il nuovo trio Rea dà nuova linfa al suo percorso artistico, grazie anche al versatile ed esperto contrabbassista Ares Tavolazzi e al funambolico David King.
Giovedì 12 marzo sarà la volta del sestetto "In limine", diretto dal sassofonista Rossano Emili: in pedana con lui Manuele Morbidini (sax alto), Pedro Spallati (sax tenore e soprano), Massimo Morganti (trombone), Igor Spallati (basso), Ugo Alunni (batteria), per presentare il nuovo cd omonimo; Emili è musicista molto apprezzato per le specifiche capacità sui suoi strumenti, il sax baritono e il clarinetto basso.
La serie di concerti live continuerà quindi con il quartetto del chitarrista Peter Bernstein (19 marzo): già ospite del Borsa un paio d'anni fa assieme a Larry Goldings e Bill Stewart, in quest'occasione torna affiancato da musicisti di primissimo piano quali il pianista-organista Sam Yahel, il contrabbassista Omer Avital e il batterista Greg Hutchinson, artisti che per le diverse identità musicali assicurano interesse e certamente grande qualità all'organico.
Concerto dopo concerto, si giungerà così a giovedì 26 marzo. Con il pianista Giovanni Guidi, per la registrazione del loro secondo album ECM, tornano in Italia l'americano Thomas Morgan, bassista prediletto da Paul Motian negli ultimi anni della sua vita (nonché collaboratore di Steve Coleman, John Abercrombie, Mark Feldman, Jim Black) e il portoghese Joao Lobo, richiestissimo batterista tra i giovani europei più interessanti. Questo trio si muove con estrema libertà tra varie suggestioni e atmosfere, esaltandosi in estroversione e spregiudicatezza, senza perdere di vista però il pensiero melodico, il lirismo e la cantabilità che sono i tratti salienti della personalità del pianista umbro.
Tutti i concerti, a ingresso gratuito, avranno inizio alle ore 22. Per tutte le informazioni dettagliate e per la prenotazione: www.barborsa.com, la pagina facebook Bar Borsa- Basilica Palladiana, [email protected], 0444 544583.