Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Florovivaismo veneto: meno aziende, più produzione

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Marzo 2013 alle 16:27 | non commentabile

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Veneto Agricoltura  -  Fotografia 2012 di Veneto Agricoltura: oltre due miliardi le piante coltivate, +16%. Raddoppia la produzione (di piante finite) e cresce l’export, ma diminuiscono aziende e superficie. Tra Verona, Padova e Treviso il 66% delle aziende.

Lo scorso anno è diminuito dell’1% il numero delle aziende florovivaistiche venete (1.621 unità), ma sono aumentate sia la superficie dedicata (3.750 ettari, +18%) che le vendite fuori regione (6% del totale prodotto, +21% sul 2011).

Il Report, di Veneto Agricoltura, tratteggia un quadro in evoluzione. In crescita soprattutto gli investimenti in coltura protetta (circa 1.050 ha, +62%) che vedono triplicare le superfici coltivate in serre fredde e crescere del 64% quelle in serre calde.

Più contenuto l’incremento di superfici coltivate in piena aria (2.700 ettari, +6,5%). Una dinamica che appare però più legata alla possibilità di sfruttare le serre per la produzione di energia elettrica (impianti fotovoltaici), che alla reale capacità del settore di attrarre investimenti.

Il calo del numero di imprese si è manifestato soprattutto nelle province di Padova (491 aziende, -2,4%) e Verona (244 aziende, -2,8%), che insieme a Treviso (337 unità, -0,3%) concentrano oltre il 66% del comparto veneto. Per quanto riguarda le superfici, Padova fa segnare un lieve incremento (1.100 ha, +6,5%) ma perde per la prima volta la propria leadership regionale a favore di Verona (1.200 ha, +60%). Rilevanti incrementi anche in provincia di Venezia (564 ha, +22%) che sorpassa Treviso (532 ha, +12%).

La produzione complessiva regionale stimata supera i 2 miliardi di piante (+16%). Tuttavia, per la prima volta negli ultimi cinque anni, diminuisce la coltivazione di materiale vivaistico (-9%), la cui quota sul totale scende al 67% (nel 2011 era del 79%), mentre aumenta la lavorazione di piante finite in misura più che doppia rispetto all’anno precedente. Diverse le possibili cause, riconducibili ai minori rischi degli investimenti, ad un più rapido ritorno degli stessi, ma anche alla stagnazione della domanda e alle difficoltà del mercato.

Conseguire la CAC (Conformità Agricola Comunitaria, accreditamento in base alle norme di qualità sui materiali di moltiplicazione), è indispensabile per la commercializzazione in ambito europeo. Nel 2012 il numero delle aziende venete con questa autorizzazione è salito a 280 unità, in crescita del 37% rispetto al 2011; aumentano in particolare le aziende con CAC frutticola (110 aziende, +34%) e con CAC ornamentale (74 aziende, +90%).




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