Due granchi fossili del Vicentino e la flora del Polesine nel nuovo numero di Natura Vicentina
Giovedi 5 Febbraio 2015 alle 16:13 | non commentabile
Comune di Vicenza - Continua, con interessanti novità , la pubblicazione di Natura Vicentina, rivista edita dal Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza. Il nuovo numero ospita due studi di paleontologia e uno di botanica. I due lavori di paleontologia propongono informazioni inedite sulla morfologia di due specie di granchi del vicentino, Eohalimede granosa e Stemonopa prisca, scoperte nei calcari dell'Eocene medio della cava Main di Arzignano, e descritte come nuove specie rispettivamente nel 2002 e nel 2005.
Il recupero di un nuovo esemplare di Stemonopa prisca ha permesso agli esperti Antonio De Angeli e Loris Ceccon di fornire elementi aggiuntivi per descrivere questa rara specie fossile, finora nota solo sulla base delle caratteristiche morfologiche dell'olotipo con carapace incompleto.
Nel secondo lavoro di paleontologia, attraverso l'esame dei tipi e di nuovi esemplari, sono state riviste le caratteristiche morfologiche di Eohalimede granosa, sempre da Antonio De Angeli, insignito, nel 2013 a Denver in Colorado, del prestigioso premio Strimple Award, che la Paleontological Society dedica ogni anno a un paleontologo amatoriale che si distingua, a livello internazionale, per la qualità dei lavori scientifici prodotti.
I reperti utilizzati per la descrizione sono conservati nel Museo di archeologia e scienze naturali "G. Zannato" di Montecchio Maggiore e nel Museo geologico e paleontologico del dipartimento di geoscienze di Padova.
Infine, Roberto Masin, già autore di apprezzate ricerche pubblicate in precedenti numeri di Natura Vicentina, presenta in questa nuova edizione un'indagine estremamente dettagliata sulla flora del Polesine, risultato di minuziose indagini condotte per oltre 15 anni.
L'autore ha preso in esame l'intero territorio rodigino, a partire dal Delta del Po fino all'Alto Polesine, individuando la presenza di 1.292 cosiddette "entità vascolari di rango infragenerico". Di ognuna vengono fornite brevi delucidazioni sulle scoperte floristiche che hanno avuto luogo nel Polesine prima dell'attuale indagine e, per varie specie, sono offerti i raffronti con i ritrovamenti avvenuti nelle vicine aree della pianura veneta.
Il lungo elenco floristico viene accompagnato da puntuali considerazioni sulla conservazione della flora spontanea dell'area indagata, dove alcune specie vegetali risultano a rischio di estinzione, mentre altre sono vulnerabili o possono diventarlo nel medio periodo.
Nel lavoro viene inoltre segnalata la necessità di una maggiore attenzione ambientale nella progettazione di infrastrutture turistiche, residenziali e industriali, e l'inappropriata o mancata gestione degli argini e degli alvei dei corsi d'acqua e delle zone umide in genere, che mette a serio rischio di scomparsa numerose specie rare.
Allo scopo di favorire la tutela di queste specie a rischio, l'articolo fornisce una dettagliata lista di attenzione della Flora del Polesine come strumento amministrativo utile per favorire adeguati interventi di protezione del patrimonio floristico del Polesine e non solo.
La rivista Natura Vicentina" è scaricabile dal sito dei musei civici di Vicenza, all'indirizzo http://www.museicivicivicenza.it/it/mna/pubblicazioni.php