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Apre Poetry Vicenza 2015: in arrivo alcuni dei maggiori poeti nazionali e internazionali contemporanei

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Marzo 2015 alle 21:16 | non commentabile

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Comune di Vicenza - Sabato 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia, si inaugura Poetry Vicenza, un ciclo d'incontri di poesia e musica promosso da Intesa Sanpaolo e assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell'Università Ca' Foscari di Venezia e con l'associazione TheArtsBox di Vicenza, su progetto di Marco Fazzini. Ospitata alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, polo museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, a Palazzo Chiericati e presso la sede dell'associazione TheArtsBox, la rassegna del 2015 si protrarrà fino a fine maggio. Saranno protagonisti di questa edizione alcuni tra i maggiori poeti nazionali e internazionali, scrittori abituati a respirare l'ossigeno di altre culture e altri stilemi che, nell'onestà e nella limpidezza della loro ricerca, sono diventati i grandi pensatori del contemporaneo, poeti che ci fanno comprendere il significato dell'integrità morale e civile, dell'amore, della morte, della libertà, della tolleranza.

A Poetry Vicenza 2015 arriveranno scrittori da Croazia, Cuba, Giamaica, Grecia India, Inghilterra, Italia, Lituania, Portogallo, Spagna. Saranno infatti mattatori di questa edizione: Manuel Alegre (Portogallo); Meena Alexander (India); Tomica Bajsc (Croazia); Vladas Braziunas (Lituania); Alberto Casiraghy (Italia); Maurilio De Miguel (Spagna); Tishani Doshi (India); Sasha Dugdale (Inghilterra); Tonko Maroevic (Croazia); Shara McCallum (Giamaica); Juan Carlos Mestre (Spagna); Victor Rodriguez Nunez (Cuba); Giancarlo Pontiggia (Italia); Jaume Subirana (Catalogna); Nasos Vaghenàs (Grecia); Clive Wilmer (Inghilterra).

Molti degli eventi programmati vedono la compresenza di due poeti, collegati a volte dalla lingua comune altre dalla condivisione di tematiche letterarie, stilistiche o civili (minoranze linguistiche, traduzione, pacifismo, oralità, post colonialismo per citarne alcune).

A ogni evento partecipano un musicista o un ensemble scelti ad hoc per i vari poeti. I musicisti non si limiteranno ad alternare le letture con intermezzi musicali, ma sapranno interagire con le culture letterarie e musicali dei paesi di provenienza degli autori. La contaminazione artistica evidenzierà in che modo poesia e musica, un tempo arti sorelle, possono interagire, compenetrarsi e comunicare sensazioni di rara intensità.

Si esibiranno con i poeti: Pierantonio Tanzola (chitarra); Stefano Bassato (chitarra); Angelo Giordano (chitarra); Saverio Tasca (vibrafono); Roberto Gemo (chitarra); Danilo Memoli (pianoforte); Marco Poeta (guitarra portoguesa); Barbara Della Corte (voce); Elisa Ridolfi (voce); Valter Tessaris (chitarra); Nicola Fazzini (sax solo); Giuliano Perin (vibrafono); Pierantonio Tanzola (chitarra); Franco Lion (contrabbasso); Gionni Di Clemente (sitar, chitarre, bouzouki); Michele Silvestrin (voce recitante).

Parte integrante del progetto è la stampa di un volume antologico, a tiratura limitata, nel quale i 16 protagonisti di Poetry Vicenza 2015 saranno rappresentati da un numero significativo di testi. Il libro sarà in vendita presso le sedi della rassegna e in pianta stabile presso l'Associazione TheArtsBox. Il volume darà la possibilità al pubblico di prendere confidenza con i poeti e, magari, di collezionare l'autografo di ogni protagonista nell'apriporta a lui o a lei dedicato.

Andrea M. Massari, responsabile dei beni archeologici e storico-artistici di Intesa Sanpaolo, ha così commentato la decisione di farsi promotore di questa iniziativa: "Con il sostegno a Poetry Vicenza il nostro Gruppo sottolinea una volta di più l'importanza che riconosce al legame con il territorio. Questo evento regala la grande emozione di incontrare i maggiori poeti contemporanei provenienti da ogni parte del mondo. Con i loro versi interpretano sentimenti universali e danno voce ai drammi e alle ingiustizie dell'umanità, recuperando il valore della poesia come la più autentica forma di testimonianza del tempo attuale. Una manifestazione di grande portata che arricchisce in modo innovativo l'offerta culturale della città e consente di avvicinare un genere espressivo ritenuto spesso, e a torto, distante e indecifrabile, ma del quale crediamo vi sia, oggi, un bisogno latente e diffuso, come di uno spiraglio di luce nel buio".

"Cambiare passo, è questo l'invito implicito che sottende una rassegna come Poetry Vicenza, dove l'incontro tra arti sorelle, la parola letta ad alta voce e la musica, ci fa riscoprire una misura e un passo diversi dall'ordinario, a volte scendendo in strada e facendosi street art, ritmico slang, a volte alzandosi in volo, in un equilibrio fra densità e leggerezza, tra vicino e lontano - ha commentato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci - Anche geograficamente la manifestazione primaverile dedicata alla poesia contemporanea, che presentiamo quest'anno in una veste completamente rinnovata, vuole creare nuove connessioni, rilanciare la domanda sul senso della scrittura poetica come codice espressivo dell'uomo del XXI secolo, e diffondere la sua eco, dai luoghi d'arte di Vicenza, in uno spazio il più possibile esteso. La partitura musicale inoltre arricchisce e si fonde perfettamente con i versi poetici, accostandosi in modo naturale alla musicalità della lingua, ogni volta diversa, perché una delle chiavi che ci stanno più a cuore è proprio nel suo parlare lingue differenti".

Il direttore artistico di Poetry Vicenza, Marco Fazzini, nella presentazione al volume scrive: "Da più parti si dice che questa è la terra della sera, che la nostra cultura si avvia al tramonto. Harold Bloom rileva che la lettura profonda è in declino, e se dimentichiamo come leggere e perché, finiremo per annegare nei media visivi. Solo pochi scrittori oggi parlano dell'onestà del lavoro, della tecnica, di doveri morali e civili. Sembra che tutto debba essere facile, abbordabile, facilmente producibile e altrettanto facilmente consumabile, e rimpiazzabile. Sarebbe un bel successo se, almeno per un attimo, questa rassegna ci consentisse di pensare a un modo differente d'intendere la vita, di captare una visione del ‘fare', quello che in altri tempi, con termine ormai quasi desueto, si definiva come Bello."




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