"Nazifascisti" e "resistenza" scompaiono dalle locandine per i 10 Martiri: l'Anpi di Vicenza in futuro controlli le bozze con un... giovane
Sul quotidiano locale apprendiamo che nel migliaio di volantini e locandine dsitribuiti nelle scuole dal Comune di Vicenza in occasione della commemorazione dell'eccidio dei 10 Martiri, tra i quali anche quattro persone di etnia Sinti, compiuto in piena resistenza l'11 novembre del '44 dai nazifascisti al Ponte dei Marmi a Vicenza e il cui discorso ufficiale è stato tenuto dalla ex consigliera comunale Cinzia Bottene davanti anche ai giovani di una classe di studenti dell'Istituto tecnico industriale A. Rossi accompagnati dai loro insegnanti, per la prima volta - come ha dichiarato al GdV il dem Pio Serafin - «compare la dizione "eccidio compiuto dalle truppe di occupazione", che si differenzia dalla consueta dizione "i nazifascisti fucilavano per rappresaglia"». Non solo: nelle stesse righe, i valori "della Costituzione" sostituiscono quelli "della Resistenza", delle versioni precedenti...»
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Chi tacque e chi si oppose alle leggi razziali del 1938: La voce del Sileno anno 3
Dopo troppi anni di silenzio, talora complice, finalmente si parla delle leggi razziali che lo Stato Italiano deliberò a partire dal 1938 e che ebbero nella Repubblica Sociale Italiana nel 1945 gli ultimi provvedimenti. Il silenzio che nel secondo dopoguerra coprì quei provvedimenti non ha alcuna giustificazione e fu di tutte le forze politiche che fecero pure fatica a reintegrare quei docenti universitari ebrei che erano stati privati della cattedra, mentre con maggiore facilità reintegrò quelli che avevano aderito al Manifesto della Razza pubblicato il 14 luglio 1938 su Il Giornale d'Italia e altri organi di stampa che, al capitolo 9, dichiarava: "Gli Ebrei non appartengono alla razza italiana".Â
Continua a leggereVicenza, una piccola grande città in cui va cercato uno spazio adeguato per gli artisti del territorio: magari al Chiericati
Vicenza è una piccola grande città . Le sue dimensioni geografiche e il numero degli abitanti, i vicentini residenti anzitutto, poi gli americani, i forestieri di varie etnie, gli ospiti spesso graditi ma a volte un po' meno, in tutto non fanno cifre importanti. Andando a spanne non si arriva a 130.000 persone. Così Vicenza rimane una piccola città di provincia. Ma è pur sempre una grande città per la sua storia, per i suoi monumenti, per le sue chiese, per alcune prestigiose istituzioni e per tantissime potenzialità umane e strutturali oltre che ambientali.
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"Il Trionfo del colore", sindaco Rucco: biglietti unici a prezzi speciali per visitare i musei cittadini
Antisemitismo o opposizione all'occupazione israeliana dei Territori Palestinesi? Farina replica a Raniero: contro Israele ogni disinformazione va bene
Questa mattina quando ho letto la lettera di Germano Raniero ("Antisemitismo o opposizione all'occupazione israeliana dei Territori Palestinesi? L'opinione di alcune organizzazioni ebraiche europee ripostate da Germano Raniero (Usb)"mi sono messa di impegno per dare una risposta articolata ed ho perso inutile tempo. Non ha importanza, terrò i dettagli buoni per la prossima occasione. Io sono formalmente convinta che i BDS ((Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) esistano perché figli di una grande ignoranza. Più cercavo documentazione per rispondere e più questa data (quella, per Raniero, della "conferenza, che si terrà a Bruxelles il 6 e 7 novembre 2018, promossa dal governo israeliano") mi era familiare. Più cercavo in internet foto e più, davanti ai miei occhi, apparivano immagini sfocate.
Continua a leggere4 novembre 1018: sono orgoglioso di essere Italiano
Dopo 100 anni dalla conclusione della Grande Guerra, l'Italia, ha oramai consolidata la sua unitarietà , sul piano geografico, morale, religioso. Stamane in Piazza all'alzabandiera uno scrosciante applauso ha salutato la salita del tricolore sul pennone di Contrà Cavour, in molti hanno cantato l'Inno di Mameli. Dopo 1000 anni di battaglie, l'Italia è unita. Non è stato facile, la storia Patria per noi è stata molto diversa. I Comuni furono praticamente il soggetto storico che, con la Chiesa e l'Impero, hanno costruito per primi l'idea dell'Italia, bloccata a causa della lotta secolare tra Papato e Impero.
Continua a leggereIl decreto Pillon, egoismo e malafede alla corte di Salomone
Quando davanti a Salomone furono portate due donne che si contendevano l'unico figlio, il gran re d'Israele decise che l'oggetto della contesa fosse diviso in due parti uguali, una per ognuna delle madri. Lo smascheramento finale, ad opera di una ragione geometrica, apparentemente incurante dei sentimenti e delle relazioni, fu permesso in una società ancestrale dov'era ancora presente il sacro rispetto del vincolo. Oggi, nella famiglia moderna, si affrontano più interessi inconciliabili, a cui il salomone bresciano Pillon e una piccola pattuglia di alleati giallo verdi, rispondono con un animo gender-neutral.
Continua a leggere4 novembre 1918: nel dì della vittoria... non dimentichiamo migliaia di vedove e di orfani
La fine del primo conflitto mondiale è ricordato come una vittoria del regno d'Italia sugli imperi centrali ed in particolare contro l'Austria (nella foto il 4 novembre 1918 su Il Giornale d'Italia del giorno dopo, ndr). Certamente fu una vittoria delle armi, ma non delle persone. Centinaia di migliaia di soldati caduti negli assalti, nelle trincee, di stenti, di fame, di malattie e anche di "poca voglia di vivere". La popolazione, particolarmente quella vicina ai teatri di guerra pagò con la deportazione, l'allontanamento dai propri paesi distrutti. Il lascito del conflitto fu terribile.Â
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Europa: geremiade. La Voce del Sileno anno 3
L'Europa moderna è ammalata, lo è talmente tanto che una cura appare perfino impossibile; è la sua ragione, quella che collegava Atene a Koenigsberg, che non è più capace di proporre soluzioni, che non siano quelle dell'immediato, del pasto che si vuole consumare a tutti i costi subito, senza neppure aspettare talora che sia cotto a puntino. Avvertiva già nel 1929 Marguerite Yourcenar in "Diagnosi dell'Europa", che "la ragione europea è minacciata di morte", essa non è nemmeno più un po' sicura di se stessa, tentenna e neppure lo scetticismo riesce a salvarla. Domina il semplicismo delle cifre, quelle della somma e della moltiplicazione, mai quelle della sottrazione e della divisione.
Continua a leggereFrancesco Rucco “star” a Mosca, insieme ad Albano Carrisi: “Vicenza e l'Italia hanno fatto bella figura”
Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, che ha anche la delega alla cultura, è volato nella Russia del controverso "regno" di Vladimir Putin per la cerimonia ufficiale di chiusura della mostra sull’arte Veneta del Settecento che ha collezionato 300 mila presenze e che a partire dal 23 novembre potrà essere ammirata a Palazzo Chiericati. Oltre al colloquio riservato con il premier Giuseppe Conte sui risarcimenti della banche venete, Rucco ha raccontato anche la sua prima esperienza “russaâ€.Â
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