Veneto da gustare. Fresche e dolci acque beriche: chiese e rocce fanno da cornice ai suggestivi lavatoi dei Monti Berici
Veneto da gustare: uno sguardo sui Monti Berici di Lonigo, tra ville storiche e natura incantata
Uno dei vantaggi che deriva dall'essere circondati da colline è l'avere a portata di mano un ambiente naturale che - salvo condizioni meteo avverse, come alcune gelate di quest'anno - è facilmente accessibile anche nella stagione fredda, quando andare in montagna implica uscite ben più impegnative in cui a volte non si ha voglia di cimentarsi. Dall'autunno, in cui è presente un'ampia gamma di colori, fino all'attuale periodo invernale, affilato da mille trasparenze, i Berici ci riservano scorci ampi all'orizzonte e una natura da rimirare nel suo continuo cambiar di veste. Ovviamente, prima di avventurarvisi, è necessario monitorare le condizioni meteo e quelle del terreno (pronti anche a rinunciare qualora non fossero idonee) ed equipaggiarsi in modo adeguato, a cominciare dalle calzature (scarpe da ginnastica o scarponcini, in entrambi i casi con buona suola antiscivolo).
Continua a leggereVeneto da gustare: il "Museo della civiltà contadina veneta" a Grancona, tra i vigneti dei colli Berici e la sopressa vicentina dop
Con "Veneto da gustare" inizia una serie di escursioni in Veneto tra cultura ed enogastronomia che "battezziamo" con "Il museo della civiltà contadina veneta a Grancona, tra i vigneti dei colli Berici e la sopressa vicentina dop", un viaggio nel passato delle tradizioni vicentine per rivivere i valori e i sapori della gente veneta
L'itinerario
Nel cuore dei Colli Berici, nel piccolo comune di Grancona, si trova il museo della civiltà contadina veneta, fondato nel 1995 dall'ex primo cittadino Carlo Etelni (nel video) La prima accoglienza del Museo viene simbolicamente gestita dal capitello dell'emigrante, dedicato alla Madonna del Monte Berico, che sembra augurare ai visitatori un religioso ritorno al passato.
Continua a leggereNero Cemento inaugura Un libro in Più: uno spazio aperto a tutti i generi letterari
Con Nero Cemento s'inaugura Un libro in Più, la rubrica di VicenzaPiu.TV dedicata alla presentazione di libri. Uno spazio aperto a tutti i generi letterari, con una particolare attenzione ai libri che raccontano Vicenza e il Vicentino con registri inconsueti e da punti di vista differenti. Nero Cemento è una raccolta di racconti pubblicata da Nero Cromo nel 2016 e curata da Massimo Fagarazzi, autore vicentino che ha già esordito con il romanzo Alcol supernova (Tragopano editore, 2015). Fagarazzi, oltre a firmare i due racconti che aprono e chiudono il libro, ha imbastito l'architettura, affascinante e movimentata, di questa narrazione a più voci. Il curatore, nell'intervista che vi proponiamo e nella quale interloquisce con l'autrice Petra Cason e con il professor Italo Francesco Baldo, racconta come gli sia venuta in mente l'idea di coinvolgere gli altri tredici autori "non scrittori", come ci tiene a precisare, in questa avventura editoriale.
Continua a leggereSarcedo, Montecchio Precalcino e Zugliano propongono a turisti e visitatori della pedemontana vicentinaun itinerario percorribile 365 giorni l'anno
È una tartaruga di due metri l’ultimo pasto di uno squalo gigante del Mesozoico studiato da un team di ricercatori dell’Università di Padova
Appartiene al raro genere Cretodus e misurava oltre 7,5 metri di lunghezza lo squalo fossile gigante  studiato da un team di paleontologi delle Università di Padova e di Ferrara, del CNR di Padova e della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, grazie anche alla collaborazione delle Soprintendenze di Verona e di Padova, del Museo di Storia Naturale di Verona e del Museo di Sant'Anna di Alfaedo (VR). Di questo genere di squalo, estinto da 80 milioni di anni, si conoscevano finora solo i denti - già rinvenuti in Europa, negli USA, in Africa e in Asia - oggi, grazie allo studio pubblicato sulla rivista "Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology" si possono approfondire le conoscenze sul suo apparato dentale (oltre 120 denti), la sua struttura attraverso i frammenti di cartilagine calcificata e di gran parte della colonna vertebrale e il suo aspetto esteriore grazie ai piccoli denticoli che ricoprivano la sua pelle. Continua a leggere